Roma, 8 mar. (askanews) – Sull’occupazione femminile, che nonostante i progressi in Italia resta sotto la media europea “abbiamo ereditato un gap importante, che stiamo colmando: i dati ci stanno premiando, ma chiaramente c’è ancora tanto lavoro da fare, specie al Sud. Il ritardo di ben venti punti della partecipazione al lavoro delle donne del Mezzogiorno rispetto al resto d’Italia rappresenta un fenomeno grave che dobbiamo affrontare altraverso una strategia complessiva, anche se, dal 2019, si contano nel Mezzogiorno 146mila occupate in più”. Lo afferma il ministro del Lavoro, Marina Calderone in una intervista a La Repubblica.
“Ci sono oggi nuove tendenze nel mondo del lavoro, le competenze sono sempre più richieste dalle aziende e l’esperienza è un valore aggiunto. Le politiche di invecchiamento attivo sono un grande tema del futuro e il calo demografico renderà sempre più dificile l’auspicabile turn over”.Sulle Pensioni “al momento non è previsto alcun tavolo sulla riforma”, prosegue Calderone. “Ma anche senza un preciso calendario su questi temi calendario di convocazioni, su questi temi la disponibilità al confronto e al dialogo con le parti sociali c’è sempre”.
Sui divari salariali di genere “la stratificazione culturale ha una forza tale che servirà tempo per superarla. La differenza salariale uomo-donna è una questione europea e occidentale che dobbiamo altrontare con sensibilizzazione, incentivi e controlli. È quello che stiamo facendo e i dati ci premiano – ha rilevato -: nel 2024, l’occupazione femminile ha corso più di quella maschile. E ha avuto un incremento netto lo scorso anno di 227 mila lavoratrici su 413 mila nuovi occupati”.