ROMA – “L’umore è migliore, ma ho subìto un vero assalto mediatico, uno stillicidio, e le confesso che sento ancora la persecuzione. Di notte dormo male, ho risvegli continui. Le dicevo che passeggio, ma non in centro a Roma: temo ancora di essere fotografato. Preferisco andare in un parco pubblico con un amico”.
Così Gennaro Sangiuliano descrive il momento attuale della sua vita in un’intervista al Corriere della Sera.
IL CASO BOCCIA
Sul decreto firmato da lui come ministro per nominare Maria Rosaria Boccia sua consulente, afferma: “Quel documento non ha valore: c’è la mia firma autografa, era solo l’inizio di un iter molto complesso, serviva la firma digitale, oltre che la conclusione di tutta la trafila d’approvazioni”.
Alla domanda sui procedimenti giudiziari, dichiara: “Ho presentato una decina di querele, tutte circostanziate e documentate. Ci saranno esiti giudiziari, aspetterò”.
IL FUTURO IN RAI E LA FORMAZIONE
Interrogato su un possibile incarico presso la sede di New York della Rai, Sangiuliano risponde: “Non è ancora accaduto nulla, sono stato reintegrato come direttore a disposizione dell’Ad, ma intanto sto facendo lezioni specifiche di inglese”.
Alla domanda su come parla l’inglese, risponde: “Bene, ma sto mettendo a punto una certa terminologia politico-economica”.
UN NUOVO LIBRO
Nel frattempo, Sangiuliano si dedica alla stesura di un nuovo libro: “Politica estera, soprattutto. In particolare il leader turco Erdogan, su cui farò il mio prossimo libro. Sa che era una promessa del calcio? Lo chiamavano il Beckenbauer turco”.
Tra le sue letture recenti menziona: “Q del collettivo Luther Blissett e Elegia americana del vice di Trump, un libro bellissimo a suo tempo elogiato da tutta la stampa liberal”.
“PARTHENOPE? TROPPO DURO CON I NAPOLETANI”
Parlando di cinema, Sangiuliano dice: “Mi è piaciuto molto Il Conclave, un po’ meno Parthenope. Sono un sorrentiniano, ma stavolta è stato troppo duro con i napoletani”.
Quanto al calcio, confessa: “Sono un tifoso del Napoli ma senza eccessi. Andavo allo stadio ai tempi di Maradona, ora non più”.
E se dovesse paragonarsi a un calciatore? “Lele Oriali, a cui Ligabue dedicò Una vita da mediano. Però anche un po’ Bruno Conti, un fantasista”.
“CON MANFREDI ALL’UNIVERSITA’ INSIEME”
Alla domanda sui suoi rapporti con il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, Sangiuliano racconta: “Eravamo insieme all’università, a Napoli. Quando ci fu il terremoto dell’Irpinia, nel 1980, noi di Giurisprudenza fummo spostati a Ingegneria, e lì conobbi Gaetano Manfredi”.
Quanto a Roberto Napoletano, aggiunge: “Gli sono stato vicino durante l’inchiesta (alla fine l’ex direttore del Sole 24 Ore è stato assolto dall’accusa di aggiotaggio, ndr). E lui mi ha sempre fatto collaborare con i suoi giornali”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it