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Il ministro degli esteri israeliano in Italia: “Stiamo negoziando un accordo graduale”

PoliticaIl ministro degli esteri israeliano in Italia: “Stiamo negoziando un accordo graduale”

ROMA – “Stiamo negoziando un accordo graduale. Il primo passo in 42 giorni, e se verrà raggiunto un accordo inizieremo anche i negoziati sulla seconda fase che sarà più complicata”.

Lo afferma Gideon Sa’ar, ministro degli esteri israeliano, nel punto stampa a Roma al termine del bilaterale col ministro Antonio Tajani.

STATO PALESTINA ORA SAREBBE GUIDATO DA HAMAS

“Nella situazione attuale uno Stato di Palestina sarebbe uno Stato governato da Hamas. C’è un motivo se l’Anp non ha organizzato elezioni dal 2005 e sono buoni motivi. Uno Stato a guida Hamas non solo non risolverà il conflitto tra israeliani e palestinesi, ma non porterà neanche stabilità nella regione”. Ne è convinto Gideon Sa’ar, rispondendo ai cronisti a palazzo Madama al termine del bilaterale. Sa’ar continua: “L’Anp deve smettere di proteggere i terroristi. L’Ue gli ha anche proposto aiuti ma devono smetteredi mantenere le famiglie dei terroristi e incitare all’odio nelle moschee, nei libri di testo, ovunque. Solo allora potremo avere una possibilità di arrivare a una pace autentica”.

MO. SA’AR (ISRAELE): NON VOGLIAMO CONTROLLARE VITA PALESTINESI

“Alla fine i palestinesi controlleranno Gaza ma vorrei ricordare che nel 2005 ci siamo ritirati e abbiamosmantellato gli insediamenti e le caserme – aggiunge Gideon Sa’ar -, anche le tombe perché sapevamo cosa sarebbe successo se fossero rimasti sotto un controllo differente. Noi non intendiamo controllare la vita dei palestinesi né a Gaza né altrove ma abbiamo pretese sulla sicurezza. Non possiamo comprometterla”.

Il ministro aggiunge: “Se emergerà ancora il terrorismo a Gaza in futuro, faremo quello che facciamo in Giudea e Samaria”, ossia in Cisgiordania, “a meno che i palestinesi stessi non combattano il terrorismo. Purtroppo a 30 anni dagli Accordi di Oslo non vediamo progressi”.

TAJANI: PRONTI A MISSIONE ONU, MA PARLIAMO SOLO CON ANP

“Quando sarà finita la guerra l’Italia darà il suo contributo anche inviando militari che possano far parte di una forza multilaterale come Unifil in Libano. Ma auspichiamo una Palestina libera da Hamas e dai terroristi con cui noi non intendiamo interloquire. Noi vogliamo avere un dialogo solo con l’Autorità nazionale palestinese”.
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