Italia e Francia mercati principali, crescono Asia e Usa
Roma, 13 feb. (askanews) – Il tartufo umbro punta all’estero: la Giuliano Tartufi, tra le principali in Italia a operare nel settore della trasformazione e commercializzazione del tartufo, che ha sede a Pietralunga, investe nel campo dell’internazionalizzazione, non solo con la vendita online, ma soprattutto approcciando in maniera diretta i mercati esteri, partecipando alle più grandi fiere internazionali del settore e intessendo relazioni commerciali direttamente sul posto. E la percentuale la quantità di prodotto venduto all’estero ha superto quella del prodotto venduto in Italia.
“Se parliamo di prodotto fresco – ha detto il titolare della Giuliano Tartufi Giuliano Martinelli – attualmente saremo intorno al 50% di export e 50% di vendite dentro i confini nazionali, anche perché in Italia ci sono tante aziende che lavorano e commercializzano il tartufo e il mercato è quindi più inflazionato. Se ci riferiamo al prodotto conservato, invece, è leggermente maggiore la quantità venduta all’estero che quella venduta in l’Italia”.
“Quest’anno – ha spiegato lo stesso Martinelli – andremo a Milano, poi a Dubai, Singapore e in Germania, solo per citare alcune delle città e dei Paesi in cui si svolgono le fiere più importanti a livello mondiale per il mercato enogastronomico. Il tartufo è oggi un ingrediente sempre più importante e se prima era conosciuto solo in Italia e in Francia ormai tutto il mondo lo sta apprezzando”.
Proprio in quest’ottica, l’azienda umbra quest’anno è già stata presente al Sigep di Rimini e al Pitti Taste di Firenze e, dal 17 al 21 febbraio, sarà al Gulfood di Dubai, la più importante fiera mondiale per l’innovazione alimentare, evento a cui la Giuliano Tartufi ha già partecipato nelle precedenti edizioni vincendo il premio per il ‘Condimento più innovativo’ con il prodotto Spolverata al tartufo.
“L’Italia e la Francia, ma l’Europa in generale – ha aggiunto il titolare della Giuliano Tartufi – rimangono ancora i mercati principali. A crescere però in maniera esponenziale è attualmente il mercato asiatico, sia per quanto riguarda i quantitativi che per la conoscenza dei nostri prodotti enogastronomici. In crescita anche il mercato statunitense: dove ci sono forti comunità di italiani, infatti, si diffonde anche la ristorazione italiana che, di solito, prevede in menù almeno un piatto a base di tartufo”.