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Giornata amara: tre anni dall’aggressione russa all’Ucraina e l’ex Germania ‘comunista’ torna nazista

PoliticaGiornata amara: tre anni dall’aggressione russa all’Ucraina e l’ex Germania ‘comunista’ torna nazista

ROMA – Tre anni fa il dittatore russo Vladimir Putin iniziava la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina. Dopo qualche mese, questo il suo pronostico di allora, quel paese si sarebbe arreso alle sue milizie e si sarebbe trasformato in uno stato fantoccio. Come la Bielorussia in mano da decenni a Lukashenko, burattino governato da Putin, che ad ogni elezione (finta) si bea del 90 per cento dei consensi che riceve.

L’altro dieci per cento viene bastonato o finisce in galera. Non è andata così. Dopo tre anni, con una guerra che ha lasciato sul campo centinaia di migliaia di morti, l’Ucraina è ancora in piedi, ha resistito e resiste all’invasione anche grazie agli aiuti dei paesi europei e degli Stati Uniti fino al giorno prima dell’elezione del Presidente Trump.

E di questi ultimi giorni lo stravolgimento della verità e della realtà da parte del nuovo governo Usa. Con Trump che per compiacere Putin, suo socio in affari, è arrivato addirittura a dire che è stato il presidente ucraino Zelensky a scatenare la guerra alla Russia, che è lui il vero dittatore e non Putin che, poverino, si è dovuto solo difendere. Solo qualche anno fa ci sarebbe stata la rivolta mondiale contro simili bestialità. Anche il New York post, giornale vicinissimo a Trump, ha rigettato al mittente questa assurdità  titolando e mettendo in prima pagina l’immagine di Putin e la scritta: ‘Presidente Trump questo è un dittatore’.

Adesso si assiste e si aspetta la prossima uscita di Trump che, badate bene, non è roba dal sen fuggita ma una precisa strategia di tipo militare. L’ha rivendicata e rivendica ogni volta il fido Steve Bannon che, sintetizzo, può essere descritta così: ‘lancia tre ‘bombe’ al giorno e mentre gli avversari cercano di articolare una risposta tu ti sei già spostato… con il caos non ci prenderanno mai’.

Adesso Trump scavalcando il presidente e sulla testa degli ucraini si vuol accordare direttamente col socio russo, su come spartirsi le ricchezze e le risorse di quel disgraziato paese. Sicuro che l’intendenza seguirà. Non solo, alla fine vedrete che costringerà i paesi europei a pagare la ricostruzione dell’Ucraina affidata a imprese made in Usa. Trump lo ha detto: rivogliamo indietro i soldi che vi ha dato Biden. Vedremo se l’Europa riuscirà in qualche modo a ritagliarsi un ruolo importante ben sapendo che non c’è in gioco solo l’indipendenza dell’Ucraina, la libertà di quel popolo, ma anche la futura sicurezza dell’Unione europea.

Ma quella di oggi è una giornata amara anche per la vittoria alle elezioni in Germania dell’Afd, la formazione politica neonazista diventata la seconda forza politica con oltre il 20 per cento dei voti. Quello che più mi ha colpito di questo successo elettorale è vedere che praticamente i neonazisti hanno prevalso in tutta quella parte del territorio che fino al 1989 era la Germania dell’Est, passata sotto il comunismo sovietico dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Perbacco, mi son detto, dopo 40 anni di ‘comunismo’ si scoprono di nuovo nazisti? Si studia la storia e si capisce che alla fine il cosiddetto comunismo della Germania dell’Est altro non era che falsa propaganda, messa in piedi a Mosca da Stalin e seguita dai suoi sgherri. Mentre nella Germania passata sotto l’Occidente, infatti, si facevano i conti, quelli veri, con il passato nazista, cacciandolo da ogni luogo e pensiero, educando al valore della libertà e della verità, nella Germania dell’Est con abile mossa il nuovo regime comunista si portava il marcio del passato in casa e con la scusa ideologica che il nazi-fascismo fosse la fase estrema del capitalismo rigettavano il loro passato dall’altra parte. Allo stesso tempo assolvendo tutti i cittadini conquistati che scegliendo (?) la dittatura comunista di fatto si erano purificati dagli orrori del passato. Un bel colpo di spugna su colpe, reati e tutto il resto. Gerarchi nazisti furono cooptati negli organismi governativi e la grancassa suonò per decenni la nuova verità cara a Mosca. Che i capitalisti sono nazisti e stanno tutti dall’altra parte, lezioncina ripetuta ancora oggi da Putin che, guarda caso, per molti anni è stato uomo del Kgb proprio in Germania dell’Est. Insomma, spiegano fior di storici, la parte Orientale della Germania per 40 anni non ha mai fatto i conti per davvero con il loro passato, quel credo è rimasto fino ad oggi. Adesso nell’Adf ha il suo referente politico e cui si è affidato in massa. Non sarà facile per la Cdu, prima forza politica, e la Spd, uscita dal voto con le ossa rotte, arginare la rivincita del passato oscuro. Servirà coraggio, tanto, buona politica e forza democratica perché sia chiaro da subito che indietro non si torna. 
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