Presentato il Global Women’s Health Index di Hologic
Roma, 12 mar. (askanews) – Solo l’11% delle donne in Italia dichiara di essersi sottoposta a un test oncologico negli ultimi 12 mesi.Il dato emerge dal Global Women’s Health Index di Hologic presentato oggi a Palazzo Ottoboni dall’azienda alla presenza delle Istituzioni. L’indagine annuale, giunta alla sua terza edizione, è una delle iniziative più complete che misura lo stato di salute del 97% delle donne e delle ragazze del mondo di età pari o superiore ai 15 anni. L’analisi è stata sviluppata in collaborazione con Gallup, società di analisi e consulenza, che ha intervistato oltre 147.000 donne e uomini di 143 Paesi e territori, in più di 140 lingue. L’Hologic Global Women’s Health Index ha l’obiettivo di essere un punto di riferimento permanente per misurare e monitorare i cambiamenti nei comportamenti e negli atteggiamenti che influenzano l’accesso delle donne a un’assistenza sanitaria di qualità in ogni angolo del mondo. Fornisce ai leader globali, ai Paesi e ai sostenitori i dati e le intuizioni per alimentare politiche sanitarie innovative e programmi di assistenza che cambiano la vita.
Nel complesso, i dati raccolti nell’indagine vanno a descrivere cinque dimensioni della salute femminile interconnesse: la prevenzione, la salute emotiva, le opinioni sulla salute e sulla sicurezza, i bisogni di base e la salute individuale. Insieme, tali dimensioni spiegano più dell’80% della variazione nell’aspettativa di vita delle donne in tutto il mondo. I numeri dello studio, raccolti in Italia, però, rivelano una realtà particolarmente preoccupante. Solo il 51% degli intervistati si dichiara soddisfatto della disponibilità di un’assistenza sanitaria di qualità nella loro zona, percentuale che tende a diminuire ulteriormente per le donne appartenenti alle fasce di reddito più basse (48%). Un dato allarmante, soprattutto se paragonato al 2020 – prima rilevazione -, quando la soddisfazione era pari al 60% e rispetto la media globale ed UE (68%).
Inoltre, l’indice ha evidenziato che le donne italiane sono le meno partecipi ai programmi di prevenzione oncologica e malattie sessualmente trasmissibili: solo l’11% dichiara di essersi sottoposta a un test oncologico negli ultimi 12 mesi (media EU 20%, media globale 11%) e solo il 5% si è sottoposto a un test per le malattie o le infezioni sessualmente trasmissibili negli ultimi 12 mesi (media europea 8%, media mondiale 10%). L’Italia si colloca quindi al 17° posto nella dimensione prevenzione nel 2022, risultando così al di sotto della media dei paesi EU (25). Oltre a questo, dai dati si evidenzia come solo il 37% delle donne in Italia si sia sottoposto a un esame della pressione arteriosa negli ultimi 12 mesi, un elemento in linea con il benchmark globale (36%) ma inferiore al benchmark UE (47%). Percentuale che è in diminuzione del 6% rispetto al 2020, quando molti esami routinari erano rallentati causa Covid-19. Anche i dati sulla salute emotiva non sono confortanti. Dalla ricerca emerge che quasi 9 donne su 10 (86%) percepiscono la violenza domestica come un problema diffuso nel luogo in cui vivono, percentuale molto al di sopra della media globale (64%). Infine, almeno una donna su 10 in Italia riferisce di aver provato emozioni negative nel giorno precedente a quello dell’intervista, e anche in questo caso il tasso di emozioni negative è superiore sia alla media globale sia alla media dell’UE: preoccupazione (55% IT, 39% UE, 42% Global), tristezza (33% IT, 26% UE, 30% Global), stress (44% IT, 35% UE, 39% Global), rabbia (12% IT, 15% UE, 25% Global). L’indice complessivo sulla percezione della salute delle donne in Italia scende di una posizione, portando l’Italia dietro Paesi come Tagikistan, Uzbekistan, Vietnam, Bulgaria sotto la media dei paesi del G20.