Roma, 5 mar. (askanews) – Ripartono anche più brutali delle ultime due sedute in serata i crolli dei prezzi del petrolio. Il barile di Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord cade di oltre il 3,18% a 68,78 dollari. A New York il West Texas Intermediate cede il 3,63% a 65,78 dollari.
Le quotazioni si ritrovano così ai minimi dalla fine del 2021, risentendo sia delle tensioni dovute alla prospettiva di una guerra commerciale globale, con i nuovi dazi imposti dall’amministrazione Trump negli Usa, sia per le mosse distensive del cartello degli esportatori di petrolio allargato, l’Opec+, che include la Russia.
Otto dei maggiori produttori di oro nero questa settimana, a sorpresa, hanno deciso di non prorogare alcune restrizioni supplementari all’offerta che si erano auto imposti.
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