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Amnesty International, auspicio assoluzione di Marjan Jamali

Video NewsAmnesty International, auspicio assoluzione di Marjan Jamali

Dopo quella di Maysoon Majidi

Roma, 12 mar. (askanews) – Dopo l’assoluzione di Maysoon Majidi, Amnesty International Italia auspica arrivi anche quella di Marjan Jamali, nel processo alla quale si svolge lunedì 24 marzo una importante udienza. Marjan Jamali, donna iraniana di 29 anni, attualmente ospitata insieme al figlio di otto anni dalla cooperativa “Jungi Mundu” a Camini dopo che il 27 maggio 2024 le sono stati concessi gli arresti domiciliari, è accusata di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare. Arrestata il 28 ottobre 2023, due giorni dopo essere approdata nel porto di Roccella Jonica, è imputata in un processo basato su dichiarazioni controverse e prive di fondamento, oltretutto malamente tradotte, di tre delle oltre cento persone che viaggiavano con lei. Vittima in Iran di un marito violento, motivo della fuga dal paese, ha denunciato un tentativo di violenza sessuale a bordo dell’imbarcazione diretta verso la Calabria. “La vicenda di Marjan Jamali, come quella analoga di Maysoon Majidi, evidenzia ancora una volta le criticità della normativa italiana in materia di immigrazione, che spesso finisce per criminalizzare persone in fuga da contesti di violenza e persecuzione. L’articolo 12 del Testo unico sull’immigrazione, infatti, non distingue adeguatamente tra trafficanti di esseri umani e persone che si trovano costrette a fuggire. Questa normativa, priva di un esplicito riferimento alla necessità di un vantaggio economico o materiale per configurare il reato, porta spesso alla criminalizzazione di persone migranti e rifugiate, negando loro protezione e giustizia. Come rischia di essere nel caso di Marjan Jamali”, ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International.

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