Milano, 16 mar. (askanews) – Un’opera ambiziosa e dettagliata che colma una lacuna importante nella letteratura enoica. Si tratta di “Vino in Alto Adige: storia e presente di un territorio vinicolo unico”, un libro di 520 pagine edito dal Consorzio Vini Alto Adige (in collaborazione con la casa editrice Athesia-Tappeiner) ora disponibile online e in libreria. Un viaggio attraverso la secolare tradizione vitivinicola di un territorio dove il vino rappresenta cultura, storia e identità.
“Con quest’opera vogliamo regalare un’overview completa sul mondo vitivinicolo altoatesino, senza dimenticare nulla. Con un lavoro durato anni arriviamo ora ad avere una panoramica di tutto ciò che è stato, che è e che diventerà il vino, inteso come bene culturale” spiega il presidente del Consorzio, Andreas Kofler, sottolineando che “sono ben 40 gli autori di prestigio che sono stati coinvolti con i loro studi, le loro ricerche scientifiche, visioni, prospettive ed opinioni”.
Dalle radici profonde dei vigneti all’avanguardismo delle Cantine d’eccellenza, il volume ripercorre 2.500 anni di storia del vino altoatesino. Dai Reti ai Romani, dalle influenze monastiche medievali alle innovazioni del XIX secolo, fino alla rivoluzione della qualità che ha reso l’Alto Adige una delle regioni vinicole più rinomate d’Europa e al progetto di zonazione, attivo dalla vendemmia 2024, che fa compiere al settore un ulteriore passo avanti. “Con la definizione di 86 Unita geografiche aggiuntive (Uga) – mette in risalto Kofler – il vino altoatesino guarda in avanti e punta ancor più sulla territorialità e sulla distintività”.
“I cinque grandi capitoli del libro riflettono le diverse sfaccettature del vino”, racconta il direttore del Consorzio, Eduard Bernhart, che assieme a Kofler è tra gli autori del libro, spiegando che “Si va dal territorio, alla storia vitivinicola, passando per lo sviluppo della produzione e del consumo, fino alla cultura e all’economia del vino, con tutti i suoi protagonisti: è un manuale estremamente variegato e colmo di aneddoti e informazioni preziose per avvicinarsi alla nostra produzione enologica”. “Il Consorzio lavora per tutelare i vini Doc dell’Alto Adige, garantendone la qualità, sostenendo i circa 4.800 produttori, rappresentandone gli interessi e creando un’immagine e una presenza unitaria sui mercati – conclude Bernhart – ed è questo lo spirito che ci ha portati a metterci in gioco con un’opera letteraria”.
Nel libro si parla anche di arte, architettura, letteratura e si esplora il legame tra il vino e la cultura altoatesina, raccontando come abbia plasmato il paesaggio urbano e influenzato l’economia locale. Non mancano, poi, i protagonisti di questa storia: enologi, produttori, sommelier, che con il loro lavoro contribuiscono ogni giorno alla fama di questi vini.
“Le risposte sul futuro e sulle sfide che dovrà affrontare il nostro settore vitivinicolo – conclude Kofler – possono essere trovate principalmente in una maggiore attenzione alla sostenibilità e in strategie efficaci per affrontare il cambiamento climatico, e, non da ultimo, in ciò che caratterizza essenzialmente la viticoltura altoatesina: le tante piccole aziende a conduzione familiare, da li ha origine tutto”.