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Verso intesa maggioranza su risoluzione Ue, eviterà temi divisivi

AttualitàVerso intesa maggioranza su risoluzione Ue, eviterà temi divisivi

Roma, 17 mar. (askanews) – Una risoluzione di maggioranza ‘minimal’, strettamente aderente all’ordine del giorno del Consiglio europeo (che non prevede, per esempio, di parlare della coalizione dei “volenterosi”), stando alla larga da tutti i temi divisivi. E’ questa, secondo quanto si apprende da varie fonti, la via scelta in vista delle comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni martedì al Senato e mercoledì alla Camera, prima del summit Ue che vedrà i leader riuniti a Bruxelles giovedì e venerdì prossimi.

Nei giorni scorsi le posizioni della Lega hanno mostrato chiaramente le divisioni nella maggioranza sui temi della politica estera: Matteo Salvini ha schierato il partito totalmente sulla linea di Donald Trump sull’Ucraina e criticato duramente il piano ‘ReArm Europe’, con pesanti giudizi nei confronti di Ursula von der Leyen. Un atteggiamento che aveva portato Meloni a un “chiarimento” con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti a margine dell’ultimo Cdm, ma anche con lo stesso vice premier. Il doppio passaggio parlamentare, con una risoluzione di maggioranza da votare, aveva dunque creato apprensione e aperto un complesso lavoro diplomatico per arrivare a una sintesi. Al momento sembra accantonata l’ipotesi di limitarsi a una formulazione stringatissima (una cosa tipo “sentita la comunicazione del presidente del Consiglio, si approva…”) in favore di quello che è un po’ un escamotage, ovvero attenersi strettamente all’ordine del giorno del Consiglio europeo, già deciso da tempo, che vede al centro la competitività e il bilancio pluriennale, con un confronto anche sull’Ucraina e un “follow up” sul piano von der Leyen. Ribadendo il principio sempre sottolineato da Meloni della necessità di non dividere l’Occidente, mantenendo un rapporto con gli Usa, senza tuttavia citare direttamente Trump.

Ha assicurato in tv il capogruppo al Senato di Forza Italia Maurizio Gasparri: “Avremo certamente una risoluzione unitaria, il documento riguarderà l’ordine del giorno del Consiglio Europeo di giovedì, che non include il piano dell’Inghilterra”. Fiducioso anche Maurizio Lupi, leader di Noi moderati, convinto che “come è sempre stato in questi due anni e mezzo, il centrodestra si dimostrerà compatto, trovando la sintesi migliore e votando un’unica risoluzione sulla politica estera del Governo”, mentre fonti leghiste escludono ‘incidenti di percorso’ come anche l’ipotesi, circolata su alcuni organi di stampa, che i parlamentari del partito di Salvini possano essere tentati dalla risoluzione pacifista di M5s: “Voteremo solo le risoluzioni che avranno il parere favorevole del governo”, assicura un senatore.

Intanto proseguono (pur tra le smentite di rito) i contatti tra Palazzo Chigi e la Casa Bianca, con protagonista l’ambasciatrice in Usa Mariangela Zappia, per fissare in tempi stretti un incontro tra Trump e Meloni. Al momento, però, una data non è stata ancora individuata.

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