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mercoledì, Marzo 19, 2025

Meloni legge il manifesto di Ventotene alla Camera: non è la mia Europa

AttualitàMeloni legge il manifesto di Ventotene alla Camera: non è la mia Europa

Roma, 19 mar. (askanews) – “Non so se questa è la vostra Europa ma certamente non è la mia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo aver letto alcuni passaggi del manifesto di Ventotene in aula alla Camera chiudendo la replica al dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo che ha reso ieri.

“Non mi è chiarissima – ha proseguito – neanche l’idea di Europa alla quale si fa riferimento. Sono sempre contenta e ho grande rispetto per la partecipazione della manifestazione di piazza del Popolo sabato. È stato richiamato da moltissimi partecipanti il manifesto di Ventotene: spero tutte queste persone in realtà non l’abbiano mai letto perchè l’alternativa sarebbe spaventosa”.

Meloni ha citato “alcuni passi salienti”. Tra le citazioni: “La metodologia politica democratica sarà un peso morto nella crisi rivoluzionaria”, “Attraverso questa dittatura del partito rivoluzionario si forma il nuovo stato, e intorno ad esso la nuova vera democrazia”.

Le chiusa di Meloni ha suscitato veementi proteste dell’opposizione anche durante il successivo intervento del ministro Tommaso Foti che aveva il compito di esprimere i pareri sulle risoluzioni tanto che il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha sospeso la seduta.

“Non è accettabile fare la caricatura di quegli uomini, lei presidente Meloni siede in questo Parlamento anche grazie a loro, questo è un luogo sacro della democrazia e noi siamo qua grazie a quei visionari di Ventotene che erano confinati politici. Si inginocchi la presidente del Consiglio di fronte a questi uomini e queste donne, altro che dileggiarli”. Lo ha detto Federico Fornaro (Pd) intervenendo nell’aula della Camera e replicando alle parole della premier Meloni che ha letto in aula il manifesto di Ventotene dicendo che quella “non è la mia” Europa.

Così, dal canto suo, Roberto Speranza (Pd): “La Meloni chiude il suo intervento in aula con una strumentale ed inaccettabile invettiva contro il Manifesto di Ventotene. Dobbiamo chiamare le cose con il loro nome. Cosa è questa se non apologia del fascismo?”.

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