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Meloni verso il sì a vertice Macron, fastidio per attivismo Salvini

AttualitàMeloni verso il sì a vertice Macron, fastidio per attivismo Salvini

Bruxelles, 21 mar. (askanews) – Il dubbio è durato poche ore: salvo ripensamenti giovedì prossimo la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dovrebbe partecipare al vertice dei “volenterosi” convocato a Parigi dal presidente francese Emmanuel Macron. Se questa mattina, alla partenza da Bruxelles, la linea del suo entourage era: “Aspettiamo l’invito ufficiale, vediamo”, nel tragitto verso Roma è diventato un “quasi sì”. Per questo, secondo quanto si apprende da fonti di governo, ai ministri è stato comunicato che il Consiglio dei ministri, inizialmente previsto per giovedì ma non ancora convocato, si terrà lunedì 31, proprio a causa di un impegno internazionale.

Certo partecipare non vuol dire sposare l’agenda del summit. Macron (che ieri, secondo quanto riferito da fonti europee, è stato elogiato per il suo impegno da molti leader) ha spiegato in un post su X che a Parigi “finalizzeremo il nostro lavoro per sostenere l’esercito ucraino” e “definiremo anche le garanzie di sicurezza che gli eserciti europei potranno fornire”. Dunque, dopo i due incontri a livello militare – a cui l’Italia ha partecipato ma solo in qualità di Paese ‘osservatore’ – l’idea è procedere speditamente verso l’organizzazione di una forza europea di peace-keeping. Proposta più volte criticata da Meloni, che la ritiene “complessa e poco efficace”. Per lei la strada è quella di una forza sotto il cappello dell’Onu, o almeno della Nato. Da questa diversità di vedute è derivato l’iniziale dubbio, ma vista anche la presenza a Parigi di Volodymyr Zelensky lasciare la sedia italiana vuota sarebbe stato un segnale di rottura troppo forte. Dunque sì a Parigi, ma per chiarire che l’Italia ha un’altra idea e che non intende partecipare.

Tra Bruxelles e Roma la premier si è fermata a Bologna per una visita al Cosmoprof, la fiera della cosmetica che per lei è un appuntamento fisso negli ultimi anni. Ma c’è stato ben poco spazio per il relax. A Palazzo Chigi si vive con fastidio l’attivismo di Matteo Salvini, che oggi ha avuto un colloquio telefonico con il vice presidente Usa J.D. Vance. Tra gli argomenti, riferisce la Lega, “il totale accordo per arrivare a una pace duratura in Ucraina” e “l’eccellenza americana nel campo della connessione satellitare” (ovvero Starlink di Elon Musk). Salvini ha anche “anticipato la volontà di una missione negli Usa con imprese e investitori” e invitato il numero due americano alle “Olimpiadi Milano-Cortina 2026”. La notizia della telefonata è stata salutata con soddisfazione da Andrea Stroppa, braccio destro di Musk in Italia, che nei giorni scorsi aveva già creato irritazione al primo piano della Presidenza del Consiglio per i ‘sondaggi’ contro il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e favorevoli, invece, al leader della Lega. “Felice del colloquio Salvini e il VP degli Stati Uniti JD Vance. Si è parlato – scrive su X Stroppa – di tecnologie americane come i satelliti, tema molto caro all’amministrazione che guarda con attenzione le scelte degli alleati. Il riconoscimento di Salvini della leadership americana sui satelliti, grazie a Elon Musk, rafforza i rapporti bilaterali tra i due Paesi”. A chiudere il cerchio, sempre su X, lo stesso Vance, che sottolinea la “bella telefonata” con l'”amico” vice primo ministro che ringrazia “per il caloroso benvenuto riservato a Usha (la moglie di Vance, ndr) in Italia in occasione delle Olimpiadi Speciali di Torino. Non vedo l’ora di visitare anch’io l’Italia presto!”

Insomma: una “diplomazia parallela”, quella del suo vice, che certo Meloni non gradisce, peraltro mentre i suoi uffici sono al lavoro per cercare di fissare in agenda un incontro alla Casa Bianca con Donald Trump.

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