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lunedì, Marzo 31, 2025

Donzelli insulta il giornalista Giacomo Salvini del Fatto: “Pezzo di merda, non parlo se c’è lui”, è polemica

PoliticaDonzelli insulta il giornalista Giacomo Salvini del Fatto: “Pezzo di merda, non parlo se c’è lui”, è polemica

BOLOGNA – “Finché c’è questo pezzo di merda non parlo”. Lo ha detto il deputato Giovanni Donzelli, responsabile organizzativo del partito Fratelli d’Italia, insultando il giornalista Giacomo Salvini del Fatto quotidiano. L’episodio, che è emerso ieri ed è stati denunciato dal quotidiano con tanto di audio a documentarlo, sta continuando a far discutere. La frase è stata pronunciata mentre il deputato Donzelli stava entrando “dall’ingresso laterale della Camera dei deputati, attorniato dal suo staff”, è raccontato nell’articolo.

I giornalisti gli si sono avvicinati per fare qualche domanda, si racconta ancora, ma Donzelli “ha risposto in maniera stizzita parlando con gli altri due giornalisti: ‘Con onestà, sincero, vi dico che finché c’è questo pezzo di merda non parlo con i giornalisti, con affetto'”. Poi ha aggiunto: “Io capisco che per rispetto a lui, allora non parlate con me, ma io finché c’è questo pezzo di merda non parlo”, ha ripetuto Donzelli, spiegando poi di non volersi “mettere a discutere. Non è il modo, ne parleremo in tribunale”.

Un mese fa è uscito, scritto da Giacomo Salvini, il libro “Fratelli di chat”, che ha diffuso messaggi estrapolati da una chat di parlamentari, ministri e dirigenti di Fratelli d’Italia dal 2018 al 2024.

IL COMUNICATO DEL CDR

Questo il testo del comunicato diffuso dal Cdr del Fatto quotidiano: “Gli insulti rivolti dal deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli al nostro collega Giacomo Salvini superano ampiamente ogni limite della normale (e spesso, giustamente, vivace) dialettica tra politici e giornalisti. Denigrare pubblicamente un cronista perché non piace quel che ha scritto è un gesto intollerabile che offende tutta la categoria: un bavaglio alla libertà di stampa, un’intimidazione a chi fa il proprio lavoro e un attacco alla persona a cui questa maggioranza probabilmente crede di poterci far abituare. Continueremo invece a denunciare questo e ogni altro tentativo di compromettere la dignità della nostra professione e il diritto all’informazione di lettori e lettrici”.

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