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Moda, arte e natura con Caterina Moro: esposizione a Roma

AttualitàModa, arte e natura con Caterina Moro: esposizione a Roma

Stampe organiche, seduzione, patchwork e ricerca da indossare

Roma, 15 mag. (askanews) – Moda e arte, con l’energia delle creazioni di Caterina Moro. La mostra dell’artista e designer di moda da domani, 16 maggio, saranno esposte a Roma, nella mostra ‘Textile art for human bodies’, nella galleria La Nuova Pesa. La rassegna, nell’ambito della prima edizione del Rome Fashion Pat, è curata da Greta Alberta Tirloni.

Seguendo la proposta di interazione tra moda e arte organizzata dalla Kou Gallery di Roma, la fashion designer Moro racconta il proprio stile, con la collaborazione di tre artisti: Lucamaleonte, Germano Serafini e Carina Sohl. Saranno esposti capi elaborati sulle loro opere: casi di contaminazione di moda e arte, con un comune riferimento alla natura, punto in comune tra la stilista e i tre artisti.

Lucamaleonte, riporta la natura nelle periferie e negli spazi urbani da cui essa è più distante; Germano Serafini la studia come uno scienziato naturalista trasformandola in arte attraverso la lente fotografica; Carina Sohl crea leggerissimi e poetici fossili vegetali, imprimendo le erbe di campo su pelle naturale.

La collaborazione ha portato Caterina Moro a creare stampe organiche su tessuti grezzi, per ricreare la sensazione ruvida dei murales di Lucamaleonte; all’Herbarium waistcoat e l’Herbarium mini skirt realizzati con le pelli di Carina Sohl: un erbario da indossare, un patchwork di natura impressa su pelle naturale; alla collezione Metamorphoses realizzata con Germano Serafini ed il progetto Marcromicro: uno studio di elementi naturali – spighe, cardi, erbe spontanee -, passati al microscopio dello scanner fotografico e ricombinati in chiave artistica, quindi stampati su seta sostenibile e cotone organico.

L’evento di Caterina Moro si articola in capi indossati, per ogni artista, da modelle: una performance, anche con abiti appesi ed in mostra come oggetti d’arte, come le opere pure esposte. “Vestire il proprio corpo è un modo per fare arte con noi stessi e mostrare all’esterno qualcosa di molto intimo, che riguarda la nostra anima”, spiega Moro.

Nel percorso espositivo, di abiti ed opere, si passa dalla natura urbana della street art di Lucamaleonte ai fiori e alla pelle di Sohl, per poi arrivare alla natura ripresa da Serafini. Si offre così un passaggio attraverso le diverse relazioni dell’arte e moda con la natura, guidati da una passerella realizzata con pattern di Serafini.

Per la designer occorre sganciarsi dai trend e contrastare la “overproduction”: “Non dobbiamo creare abiti destinati a perdere il loro valore nell’arco di sei mesi”, dice Moro. ‘Textile art for human bodies’ “È il mio slogan, è il momento di dare un nuovo significato alla moda e all’atto di vestirsi, di ricercare un senso più profondo e autentico. Camminare in parallelo con l’arte è la mia risposta.”.

Caterina Moro, romana approda nella moda nel 2015, conseguendo un Master in Haute Couture presso l’Accademia di Costume e Moda di Roma nel 2017. Il suo stile combina l’amore per l’arte e la natura. Per meriti artistici e per la visione sostenibile del futuro della moda, forte di materiali riciclati e certificati, di tessuti innovativi – come il suede Econyl, ricavato da reti da pesca – il video della sua collezione “Utopia Fw 22/23” ha vinto come miglior nuovo film di moda italiano al Fashion Film Festival Milano.

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