“Ottobre nero. Il dilemma israeliano da Hamas all’Iran” (Paesi Edizioni)
Roma, 6 giu. (askanews) – “Ottobre nero. Il dilemma israeliano da Hamas all’Iran”: il nuovo saggio del giornalista Stefano Piazza in libreria per Paesi Edizioni. Il volume è una testimonianza viva della tragedia che ha investito Israele prima e la Palestina dopo, ad opera dei terroristi di Hamas. Non è un’esegesi dell’eterno confitto tra due mondi, israeliani e palestinesi, ebrei e musulmani, due popoli che si contendono una terra che entrambi considerano casa loro. Il pregio di queste pagine è non cercare di affibbiare colpe o ragioni che rimandano alla notte dei tempi. Ma qualche distinzione questo libro comunque la fa. Il titolo stesso, Ottobre nero, richiama volutamente a Settembre nero, l’organizzazione terroristica palestinese degli anni Settanta, responsabile di dirottamenti aerei e attentati culminati con la strage di 11 atleti israeliani nel 1972 alle Olimpiadi di Monaco di Baviera.
Perché si può star certi di una cosa: se le emozioni sono certamente forti e l’orrore di quanto osservato sin qui è sotto gli occhi di tutti, vale la pena ricordare come la sortita di Hamas s’inserisca in una già lunga e nota serie di episodi di sangue che la collocano a tutti gli effetti nella casella delle organizzazioni terroristiche. Un terrorismo che si è fatto dittatura, una dittatura che vuole farsi Stato. E da qui non si scappa. Ecco. Ottobre nero è essenzialmente una rigorosa ricostruzione dei fatti. Perché, come scriveva Piero Ottone nel decalogo del giornalista, «non dire mai che l’obiettività non esiste. È l’alibi di chi vuole raccontare palle».
Stefano Piazza Giornalista svizzero, esperto di sicurezza e fondamentalismo islamico, è docente universitario. Scrive di affari esteri per Panorama e La Verità, dove cura anche i podcast “Occhi sul terrorismo” e “Le Regine del Crimine”. Per Paesi Edizioni ha pubblicato come co-autore Allarme Europa (2017), I semi del male (2020), Il centravanti e la Mecca (2022).