10.6 C
Roma
lunedì, Novembre 25, 2024

Empowerment femminile, a Roma il Women Economic Forum

Alla Luiss confronto sulle sfide delle donne...

Violenza sulle donne, Meloni: “Maggiore incidenza stupri da immigrati”

(Adnkronos) – “Verrò definita razzista, ma...

Confapi Emilia: appello a politici, si lavori su tempi di pagamento

AutoprodottiConfapi Emilia: appello a politici, si lavori su tempi di pagamento

Il tema è centrale per le imprese, si applichino le norme

“Abbiamo bisogno di politici e manager affidabili e preparati, che siano attenti anche alle esigenze delle imprese per creare ricchezza e garantire posti di lavoro. Far rispettare le regole sul rispetto delle scadenze di pagamento, serve cooperazione per renderlo un buon banco di prova, se possibile”. È l’appello rivolto da Alberto Meschieri, presidente di Confapi Emilia, alla classe politica.

“Ora i politici, dopo aver lavorato per alcune settimane soprattutto sui sistemi di alto livello e aver partecipato a decine di incontri con potenziali elettori, non si fermano, ha spiegato Meschieri nel suo messaggio. Alle urne ci sono questioni centrali che ci impongono di porci alcune domande, soprattutto riguardo alla nostra distanza dal mondo reale: la modernizzazione del nostro Paese richiede buone politiche al servizio delle comunità locali e dei cittadini, sia a livello europeo che locale”.

“Ora che la campagna elettorale è praticamente finita, vogliamo evitare amnesie, perché i problemi che mettono a dura prova le PMI non sono ancora passati”, ha aggiunto il presidente di Confapi Emilia, sottolineando che la cosa più importante è rispettare le scadenze di pagamento.

“Se vendi un prodotto oggi, supponendo che tutto vada bene, puoi aspettarti di ricevere i tuoi soldi solo entro 90 o 120 giorni, se non 150 giorni. Nel frattempo, se voglio pagare dipendenti e materie prime, devo andare in banca, chiedere un anticipo delle fatture emesse, sperare che me lo concedano, al prezzo che vogliono loro, con, spesso, anche una richiesta di garanzia sulla casa”.

“Se il cliente si rifiuta di pagare, ha aggiunto, tutto implode e ricadrà sulle spalle dell’imprenditore. Non basta dire che la legge esiste già perché la legge non funziona. Nessun fornitore può permettersi di denunciare un cliente per non aver pagato entro 30 giorni. In ogni caso, vista l’epoca della Magistratura italiana, è importante ricordare che anche se entri in un’aula di Tribunale, non si sa mai quando se ne esce”.

“Gli imprenditori che sollevano questa criticità, ha concluso il presidente di Confapi Emilia, non chiedono finanziamenti allo Stato, vogliono regole precise”.

Ciro Di Pietro

Immagine di rawpixel.com su Freepik

Check out our other content

Check out other tags:

Most Popular Articles