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lunedì, Novembre 25, 2024

A Montecitorio chiesto il potenziamento della normativa a favore delle vittime di racket e usura

AutoprodottiA Montecitorio chiesto il potenziamento della normativa a favore delle vittime di racket e usura

“Il potenziamento della normativa a favore delle vittime di racket e usura” è il tema della conferenza che si è tenuta presso la sala stampa della Camera dei Deputati, su iniziativa del parlamentare Antonio Baldelli.

Al dibattito, moderato dal commercialista Ezio Stellato, hanno partecipato il segretario di presidenza a Montecitorio Caterina Varchi (Commissione Giustizia), Luigi Cuomo (presidente di SOS Impresa – Rete per la Legalità) e Fausto Maria Amato (responsabile nazionale dell’ufficio legale dell’Associazione Antiracket).

“La mia sensibilità nei confronti di queste tematiche – ha sottolineato Baldelli – deriva innanzitutto dalla mia professione legale, che mi ha visto patrocinatore di parte civile in alcuni procedimenti di usura e poi dalla mia qualifica di responsabile regionale per FdI sulla sicurezza e sulla legalità.

Vorrei ringraziare l’associazione SOS Impresa – Rete per la legalità per l’attività per il loro instancabile impegno nel contrastare il racket e l’usura e per sollecitare le istituzioni a compiere un intervento. Ritengo emerga forte la necessità di aggiornare la normativa che disciplina queste fattispecie criminose.

Mi riferisco in particolare alle seguenti leggi: 108/1996 e 44/1999. Lo si ritiene impellente anche per dare una risposta più efficace nei confronti di queste condotte criminali”

Secondo Varchi “il tema è di stringente attualità. Vorrei ricordare la figura dell’imprenditore Libero Grassi a questo proposito. Lui in Sicilia ad un certo punto si è trovato suo malgrado a dover scegliere tra la schiavitù e la libertà.

Lui ha scelto di essere un uomo libero, evitando di sottostare alle regole dell’estorsione e di compromettere la sua attività economia.

Ritengo che l’estorsione, il racket e l’usura, non possono essere più considerati come problemi personali di coloro che operano a livello imprenditoriale. Sono un problema per la società civile, sono un problema per l’economia, perché drogano il libero mercato.

L’intervento legislativo, che renda effettivamente punibili questi reati, è possibile ed è necessario. Questo è il nostro impegno”.

Per Cuomo “siamo lieti di aver mostrato le nostre osservazioni in merito a un disegno di legge importantissimo. È nostro auspicio, pertanto, che il Parlamento approvi rapidamente questa norma e consenta di potenziare efficacemente gli strumenti a sostegno di chi denuncia e fa istanza al Fondo di Solidarietà.

Tuttavia, ci preme evidenziare alcune questioni che riteniamo fondamentali per consentire a questa norma di conseguire gli obiettivi preposti. È necessario che l’affiancamento sia reso automatico per tutti i mutui concessi a partire da una soglia definita, che potrebbe essere compresa tra i 30 e i 50mila euro.

Oggi è previsto che il beneficiario del mutuo possa avvalersi di questo contributo in forma volontaria. Ciò ridurrebbe notevolmente la portata di questo provvedimento”.

Amato, dal canto suo ha evidenziato che “la lotta al racket e all’usura è fondamentale per garantire la democrazia economica in Italia. Abbiamo portato delle proposte di miglioramento del sistema complessivo di contrasto al racket e all’usura. Una di queste ci porta a chiedere che vengano ripristinate le pene massime per l’esercizio abusivo dell’attività finanziaria.

La pena di quattro anni che oggi è comminata è troppo contenuta. Per diciotto anni abbiamo avuto una pena più alta. Ritengo importante che si arrivi a prescrivere una pena massima di otto anni.

A proposito delle parti civili nei processi, pensiamo sia necessario avere una maggiore consapevolezza da parte di chi si costituisce parte civile. Dobbiamo ottenere una tutela vera per questa categoria in grado di garantire e salvaguardare il carattere ideale della costituzione parte civile”.

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