Sul lago di Como la storia di un mecenate in anticipo sui tempi
Como, 24 giu. (askanews) – Un percorso attraverso la mitologia, il neoclassicismo, ma anche la personalità di un collezionista e i luoghi che hanno ospitato le sue opere. Villa Carlotta a Tramezzina ospita la mostra “L’Olimpo sul lago”, un viaggio che ruota intorno alla figura di un grande mecenate, che ci è stato presentato dalla co-curatrice Elena Lissoni: “Giovanni Battista Sommariva – ha detto ad askanews – è stato un valente politico e grande collezionista e proprio qui, nella sua villa del Lago di Como, ha saputo ricostruire un vero e proprio Olimpo fatto di dei, eroi e miti. È la grande scultura neoclassica che ci parla di Palamede, di Amore e Psiche, delle grandi figure che hanno popolato l’Olimpo e che ora popolano questo luogo meraviglioso dove natura e arte si incontrano”.
In mostra opere di Canova, Thorvaldsen, Hayez, che restituiscono le visioni di Sommariva, capace in un certo senso anche di orientare il gusto del suo tempo. Ma soprattutto straordinariamente moderno nel favorire la riproducibilità e la portabilità della propria collezione. “Abbiamo una collezione di 102 miniature a smalto su rame – ha aggiunto la curatrice – che rappresentano la maggior parte delle opere della collezione, antiche e moderne. Oltre alle miniature su smalto, possedeva una serie di gemme incise: le faceva incidere lui stesso scegliendo accuratamente le pietre, le più preziose. Si trattava di un museo portatile, un museo destinato alla fruizione, destinato a raccontare a tutte le persone a tutti i grandi che aveva modo di incontrare per affari, per politica, per piacere, la propria collezione e il proprio successo”.
La storia che l’esposizione racconta è anche quella del passaggio dal neoclassicismo a sensibilità romantiche, come testimonia meravigliosamente il bacio di Romeo e Giulietta di Hayez, per esempio. Ma le suggestioni sono molte e comprendono anche la villa. “Oggi i visitatori – ha concluso Elena Lissoni – possono attraversare Villa Carlotta e passo per passo rivedere la villa così come era all’epoca di Sommariva e attraverso questi prestiti riescono a ricostruire la complessità, la ricchezza e la vastità di quella collezione”.
Curata anche da Fernando Mazzocca e Maria Angela Privitera, la mostra è aperta al pubblico fino al 30 settembre.