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Nestlé in Italia: congedo di 3 mesi retribuito usato da 82% neo-papà

AttualitàNestlé in Italia: congedo di 3 mesi retribuito usato da 82% neo-papà

In azienda la media è di 1,6 figli per donna, contro 1,24 nazionale

Milano, 4 lug. (askanews) – L’82% dei neopapà o secondi caregiver del gruppo Nestlé in Italia ha usufruito di Nestlé baby leave, il congedo di tre mesi retribuito al 100% introdotto dall’azienda a partire dal 2022. Questi numeri confermano che l’iniziativa sia molto apprezzata dai neopapà che lavorano in Nestlé e spiccano come un esempio particolarmente positivo rispetto alla reale situazione del nostro Paese. Secondo gli ultimi dati Inps, infatti, il 64% dei neopapà sceglie di usufruire dei 10 giorni di congedo previsti dalla legge.

Il gruppo Nestlé è stato il primo in Italia, nel 2012, a prevedere due settimane di congedo di paternità e, dieci anni dopo, ha continuato a dimostrare di essere un apripista nelle politiche di welfare aziendale e nelle misure di supporto della genitorialità. Oltretutto, un dato da mettere in correlazione con queste evidenze, è il tasso di natalità in azienda, che è pari a 1,6 figli per donna, contro la media italiana che si attesta a 1,24.

Dal 2008, Nestlé è stata anche la prima azienda a offrire ai genitori la possibilità di portare i figli in ufficio durante la chiusura delle scuole attraverso l’iniziativa “90 giorni”, che garantisce per 6 settimane consecutive un’assistenza completa ai bambini durante le ore di lavoro. Nel solo 2023, inoltre, nel nostro Paese Nestlé ha contribuito al pagamento di 27 rette di asilo nido per i figli dei suoi collaboratori, per un ammontare di quasi 75.000 euro.

E tra le novità lanciate dall’azienda nel 2024, grazie al rinnovo del contratto integrativo siglato con i sindacati c’è un servizio di telemedicina gratuito di cui le proprie persone e i relativi familiari possono usufruire per un consulto da remoto, disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, con medici o specialisti riguardo a problemi di salute non urgenti.

In generale usufruendo delle misure per la tutela della salute previste per i dipendenti Nestlé, nel 2023 sono state 1.090 le visite mediche specialistiche effettuate dalle persone del gruppo presso le diverse sedi aziendali e 358 le sessioni di training e terapia legate al benessere psicologico erogate gratuitamente ai dipendenti.

“Siamo convinti che la crescita della nostra azienda sia fortemente connessa al benessere di tutte le persone che lavorano, direttamente o indirettamente, con noi e, per questo, ci dedichiamo a migliorare la qualità della vita degli individui e delle comunità in cui operiamo – ha dichiarato Marco Travaglia, presidente e amministratore delegato di Nestlé in Italia – Siamo stati e continuiamo a essere dei veri e propri apripista in materia di welfare aziendale e di supporto alla genitorialità, stimolando altre imprese a un cambio di passo e di mentalità nel mondo del lavoro. Per questo motivo, ritengo sia molto importante pesare non solo l’impatto economico di un’azienda, ma anche il suo impatto sociale. È la prossima sfida che intendiamo presentare a breve”.

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