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Consorzi arance Sicilia: aiuti subito o rischio desertificazione

AttualitàConsorzi arance Sicilia: aiuti subito o rischio desertificazione

Rossa di Sicilia Igp e Ribera Dop lavorano a piattaforma richieste

Roma, 9 lug. (askanews) – “Rischiamo la desertificazione del territorio e se non si pone riparo, con tutti i mezzi a disposizione, a questa situazione al deserto dell’agricoltura seguirà inevitabilmente anche una catastrofe economica e occupazionale”. Il Consorzio Arancia Rossa di Sicilia e Consorzio Arancia di Ribera DOP stanno lavorando insieme a una piattaforma di richieste alle istituzioni per avere aiuti immediati per salvaguardare la produzione dei due consorzi, punte di diamante della agrumicoltura siciliana di qualità.

Alla base delle richieste la preoccupazione per la gravissima siccità che ha colpito tutta la Sicilia e che non ha precedenti, almeno nell’ultimo cinquantennio. “Tutti gli agrumicoltori siciliani fanno da anni i conti con problemi atavici in materia di gestione degli invasi e delle reti. Rischiamo la desertificazione del territorio e se non si pone riparo, con tutti i mezzi a disposizione, a questa situazione al deserto dell’agricoltura seguirà inevitabilmente anche una catastrofe economica e occupazionale”, spiegano i presidenti dei due consorzi di tutela Salvatore Daino e Gerardo Diana.

La piattaforma di richieste allo studio dei consorzi è aperta alla collaborazione di tutti i consorzi, le organizzazioni di categoria agricole “e di quanti hanno a cuore il futuro dell’agrumicoltura siciliana”, rendono noto i vertici dei consorzi Arancia Rossa IGP e Ribera DOP. Tra i punti sensibili inseriti nel documento, l’attuazione della riforma dei consorzi di bonifica, procedure semplificate per l’accesso ai fondi già stanziati dai governi (nazionale e regionale) per fronteggiare la siccità, snellimento delle pratiche burocratiche per poter ricercare e attingere all’acqua autonomamente e lo stop agli esosi ruoli di riscossione emessi dai consorzi di bonifica anche in assenza totale di servizi irrigui.

Daino precisa che le richieste e i suggerimenti “sono mirati a salvare nell’immediato la stagione di commercializzazione, ormai alle porte, e a fare in modo che non ci si debba più trovare impreparati dinnanzi a eventi naturali come quello in corso”.

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