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Psa, da giunta regionale Toscana novità su contenimento cinghiali

AttualitàPsa, da giunta regionale Toscana novità su contenimento cinghiali

Risorse per stoccare cinghiali abbattuti e cacciatori in aziende

Roma, 9 lug. (askanews) – La Regione Toscana, nella seduta di giunta di ieri 8 luglio, ha approvato una delibera per agevolare il contenimento e il controllo dei cinghiali che devastano le cotture e sono un vettore della Peste suina africana.

Due le principali novità, hanno spiegato il presidente della Toscana Eugenio Giani e la vice presidente con delega all’agricoltura Stefania Saccardi. “La prima e più importante riguarda un primo stanziamento di 20mila euro destinato all’acquisto di celle frigorifere e allestimento di centri di raccolta della selvaggina, senza di cui abbattere i cinghiali risulta complicato se non impossibile. Si tratta di un contributo destinato agli ambiti territoriali di caccia – hanno spiegato Giani e Saccardi – e di questi primi ventimila euro quindicimila saranno indirizzati agli Atc che hanno uno o più comuni in zone di restrizione 2 e 1, collegate al rischio di peste suina, e cinquemila agli Atc confinanti”. Allo stato attuale saranno pertanto indirizzati alle province di Massa Carrara e Lucca.

Una seconda novità riguarda la possibilità, per le imprese agricole, di poter usare propri dipendenti cacciatori per l’abbattimento dei cinghiali nei terreni di proprietà: su delega ed autorizzazione della polizia provinciale e in area interessate dalla peste suina e non vocate, come le aree agricole. Fino ad oggi la possibilità riguardava solo i proprietari e conduttori dei terreni.

Nella delibera si ribadisce che proprietari e dipendenti possono sempre intervenire come partecipanti agli interventi di controllo e contenimento in ambito urbano. C’è anche un richiamo, nel testo licenziato dalla giunta, alle polizie provinciali, che devono rispondere alle richieste di intervento entro ventiquattro ore.

“Con questa delibera – hanno concluso Giani e Saccardi – pensiamo di aver dato una risposta concreta alle preoccupazioni degli agricoltori”.

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