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Venezia, uomo e natura nei dipinti tra Est e Ovest di Liu Youju

AttualitàVenezia, uomo e natura nei dipinti tra Est e Ovest di Liu Youju

A Palazzo Donà dalle Rose una personale dell’artista cinese

Venezia, 20 lug. (askanews) – Un discorso che abbraccia Oriente e Occidente, passato e futuro e, soprattutto, si focalizza sulla relazione tra l’uomo e l’ambiente. A Venezia, a Palazzo Donà dalle Rose, è aperta lo mostra “Starting from the Metapoint” dell’artista cinese Liu Youju, curata da Anna Balzani.

“Nelle opere di Liu Youju – ci ha spiegato la curatrice – confluiscono elementi riconducibili all’arte orientale e all’arte occidentale, quindi elementi artistici, estetici e filosofici di conducibili a Est e Ovest. E un elemento che caratterizza il suo lavoro è certamente il colore, e la volontà di esprimere, di imprimere sulla tela, attraverso il colore, questi cromatismi accesi, questo vitalismo, l’importanza di ripristinare il rapporto tra gli esseri umani e la natura”.

In mostra venti dipinti con cui l’artista ci spinge a guardare nel nostro inconscio, come riflessi in uno specchio, per scoprire un altrove. Alberi maestosi, montagne, laghi, paesaggi naturali e interiori, sagome e volti misteriosi si succedono, impressi su carta di riso e tela, realizzati con inchiostro e colori acrilici. Il tutto con anche uno sguardo alla grande arte del passato.

“Il Rinascimento europeo – ci ha detto l’artista – è stato un grande capitolo della storia culturale che ha inaugurato una trasformazione dell’anima umana e l’innovazione artistica non può mai prescindere dalla tradizione culturale. Noi siamo un risultato della storia, da essa deriviamo e attraverso ogni nostro progetto artistico speriamo di portare al pubblico nuove sollecitazioni e prospettive di riflessione. Dobbiamo vivere il presente nel rispetto dell’ambiente naturale, dell’energia della Natura. A questo m’ispiro”.

I lavoro di Liu Youju rappresenta anche una riflessione sull’esistenza, sulle emozioni degli esseri umani, sul rapporto quotidiano con l’Altro. In questa prospettiva è anche presente, nel padiglione nazionale del Camerun, alla Biennale d’Arte, dedicata nel 2024 al tema “Stranieri ovunque”.

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