“Secondo molte indagini, solo il 5% dei lavoratori è soddisfatto del proprio lavoro. E’ qualcosa su cui dobbiamo lavorare e come Compagnia delle Opere abbiamo deciso di organizzare una serie di incontri nel corso di quest’anno e vogliamo partire dal lavoro di qualità”.
Queste le parole del Presidente di Cdo, Andrea Dellabianca, in occasione del convegno “Un lavoro all’altezza del desiderio umano”, organizzato al Meeting di Rimini, durante il quale sono stati anticipati i contenuti de il “Manifesto del buon lavoro” promosso dalla Compagnia delle Opere con il contributo di Adapt.
“Nel cambiamento dei tempi in cui viviamo, anche il lavoro sta cambiando in modo significativo, non solo nella sua forma, ma anche nel suo significato e nel suo valore per tutti, lavoratori e imprenditori”- ha spiegato il coordinatore del Tavolo-Lavoro dell’associazione imprenditoriale Roberto Corno, ribadendo l’importanza di una riorganizzazione aziendale attraverso la riscoperta della dimensione umana fondamentale nella sua totalità e singolarità e la valorizzazione della socialità della persona.
Il dibattito si è incentrato su questioni legate al nuovo concetto di ambiente di lavoro. Secondo le ultime ricerche, il 59% dei lavoratori è entrato in una fase di passività e il 44% non è più soddisfatto della propria posizione (Gallup 2024).
Durante l’incontro conclusivo al Meeting di Rimini sono stati presentati i valori per la riscoperta del “buon lavoro”: l’obiettivo di rendere il lavoro un’esperienza umana fondamentale, cercando modalità per aumentare la soddisfazione di chi lavora; una sfida per tutti gli imprenditori, invitati ad accelerare questo processo; l’organizzazione dei fattori produttivi per creare non solo valore finanziario, ma anche e soprattutto valore sociale.
L’obiettivo di sostenere le piccole e medie imprese a investire nelle idee dei propri dipendenti, dando spazio e valore alla creatività attraverso sistemi di ricompensa, sfruttando la crescente attenzione istituzionale e normativa alla sostenibilità e allineando i valori aziendali a quelli che la società ritiene prioritari.
Ciro Di Pietro