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Voci da Sassonia e Turingia al voto, estrema destra in testa

Video NewsVoci da Sassonia e Turingia al voto, estrema destra in testa

Afd data fino al 30%

Berlino, 30 ago. (askanews) – Gli elettori di due Stati dell’ex Germania dell’Est, Turingia e Sassonia, si recheranno alle urne domenica per le elezioni regionali, un voto che potrebbe mettere in crisi il governo del cancelliere Olaf Scholz, con l’AfD, partito di estrema destra che per i sondaggi è in grande ascesa.Le elezioni si svolgono una settimana dopo che tre persone sono state accoltellate a morte nella città occidentale di Solingen, presumibilmente da un richiedente asilo siriano, in un attacco che ha scosso la Germania e alimentato un aspro dibattito sull’immigrazione.Secondo i sondaggi, l’Alternativa per la Germania (AfD), partito anti-immigrazione, è il primo partito in Turingia con circa il 30%”Frontiere aperte. Chiunque può entrare – lamenta Stefan Angelov agente di sicurezza – E secondo me l’AfD è il partito giusto”.”Abbiamo bisogno di persone qui, soprattutto di lavoratori – sottolinea invece Paul Richter, tecnico delle telecomunicazioni, elettore del Bsw – In questo momento la Germania si trova in una situazione economica un po’ negativa. E penso che abbiamo bisogno di lavoratori qualificati dall’estero”.Anche la politica estera pesa. Margit Hoffmann, pensionata:”Nessuna consegna di armi all’Ucraina. Costa un sacco di soldi. E la Germania ne ha bisogno altrove. Per gli asili, le scuole, le ferrovie e poi anche per le case di cura”Mentre in Sassonia è un testa a testa con la CDU, partito conservatore. L’incertezza è grande.”Nella mia cerchia di amici, siamo tutte donne anziane, ovviamente, e ci chiediamo dove ci porterà tutto questo, dove ci sta portando il governo? Stiamo andando verso il disastro o qualcuno può salvarci? Non è facile e questa è l’opinione generale”, dice Anita Ruess.”Non vedo l’ora, ma ho anche un po’ di paura – dice Lilly Wittig, 18 anni appena compiuti – Non vedo l’ora di poter votare, sono finalmente maggiorenne, ma ho ancora un po’ di paura di quello che succederà”.

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