Una mostra “sensoriale” a Palazzo Tarasconi
Parma, 30 set. (askanews) – Una mostra per raccontare l’Arte Urbana, che a cavallo tra il XX e il XXI Secolo ha cambiato il Sistema dell’arte. Palazzo Tarasconi a Parma ospita l’esposizione “Street Art Revolution”, che indaga il fenomeno “da Warhol a Banksy”. Luca Bravo è il direttore artistico del progetto. “È una mostra – ha detto ad askanews – che va al di là dei classici canoni teorici di una rassegna espositiva, ma vuole scuotere il pubblico, vuole dare quello shock visivo, emozionale. È un viaggio, io lo definisco un viaggio sensoriale, più che una mostra d’arte. Un viaggio che attraversa cultura, arte, simbolismo, viralità. Un viaggio che racconta sogni, speranze, ideologie e realtà di intere generazioni e accanto a questo racconta anche delle contraddizioni, contraddizioni di cui noi facciamo inevitabilmente parte, quindi contraddizioni di una società. Definirei lo street artist come il più grande disobbediente filosofo dell’arte”.In mostra opere di artisti divenuti leggendari, come Keith Haring o Obey, e la prospettiva è quella di ricostruire il modo in cui si è arrivati a una democratizzazione della creatività, attraverso un processo che è stato anche politico. L’esposizione è curata da Giuseppe Pizzuto e dalla galleria Wunderkammern, che è parte del Gruppo Deodato, fondato e guidato da Deodato Salafia. “L’arte che sta nelle strade – ci ha detto – nasce per stare nelle strade, ha un contesto, ha una tavolozza. Soprattutto la strada non è un dettaglio per la street art, ma è un elemento fondamentale. Una delle cose che gli altri movimenti si devono domandare, che invece la Street Art ha fatto benissimo, è quella di parlare direttamente, in maniera semplice. Ha dato metodologie non scontate per dire cose non scontate, con un linguaggio non scontato ed è arrivato a tanti. Chapeau, tanto di cappello a questo movimento nato dal non artisti, dal non curatori, dal non critici e da una serie di non. Questo è quello che stupisce di questo movimento”.”Street Art Revolution” è aperta al pubblico a Parma fino al 2 marzo 2025.