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Teatro, a Spazio Diamante a Roma “Le nostre folli capriole nel sole”

AttualitàTeatro, a Spazio Diamante a Roma "Le nostre folli capriole nel sole"

Il 3 e 4 ottobre con Emanuele Baroni e Iulia Bonagura

Roma, 1 ott. (askanews) – Si intitola “Le nostre folli capriole nel sole”, scritto da Iulia Bonagura, lo spettacolo in scena allo Spazio Diamante di Roma il 3 e 4 ottobre, con Emanuele Baroni e Iulia Bonagura. Aiuto regia Valerio Castriziani, voce off di Filippo Gili, produzione Tresette Teatro, per la regia di Emanuele Baroni.

Martina è una bambina. Ha un costume intero da piscina e la maschera che le tiene sui capelli bagnati. Corre fuori dall’acqua e vede la cupola di una medusa morta. Valentino, anche lui bambino, le si avvicina. Ha i pantaloncini a pinocchietto e uno zainetto. I due si incontrano, per la prima volta, a dieci anni, l’ultimo giorno d’estate, su una spiaggia del litorale laziale, e l’ultima volta a diciannove, sempre su quella spiaggia. Due bambini, che davanti a una medusa morta si interrogano su cosa c’è dopo, dandosi molte più risposte di quelle che noi adulti abbiamo il coraggio di azzardare.

Anno dopo anno, si ritrovano in questa bolla che è Cincinnato, una frazione di Anzio fuori dal tempo. Martina vive lì anche durante l’anno, incastrata in una giostra di sogni e violenze che è la sua casa. Valentino viene dalla città e la raggiunge l’estate, accompagnato da una madre ansiosa che tenta di proteggerlo da tutto, impedendogli anche di crescere. Tutti gli anni li ritroviamo, l’ultimo giorno dell’estate, sulla spiaggia di Cincinnato: sempre più grandi, sempre più amici. Affrontano con quella leggerezza disarmante, che solo i bambini posseggono, le questioni che cerchiamo di valicare noi grandi. Ma cosa li accomuna? Cosa tiene insieme questi due piccoli adulti?

Valentino non è mai entrato in acqua, schiacciato dalla paura, più della madre che sua, di annegare come è successo al padre. Martina vuole volare, scoprire le strade del cielo, così diverse dalle vie di Cincinnato. Cosa li unisce? Prima il coraggio, poi l’amore.

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