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Filiera TLC, Di Raimondo (Asstel): “Un modello per le sfide del lavoro che cambia attraverso IA e digitale”

PoliticaFiliera TLC, Di Raimondo (Asstel): “Un modello per le sfide del lavoro che cambia attraverso IA e digitale”

ROMA – “La digitalizzazione e l’avvento dell’intelligenza artificiale (IA) stanno rapidamente ridisegnando il panorama del mondo del lavoro. Questi cambiamenti coinvolgono le generazioni in maniera diversa: da un lato, i più giovani vedono le innovazioni come un’opportunità per il loro futuro professionale, dall’altro, le generazioni precedenti devono essere supportate per cogliere appieno la portata positiva di questa evoluzione attraverso un modello di formazione permanente adeguata. Le imprese delle telecomunicazioni, nella doppia veste di fruitori e abilitatori di servizi altamente tecnologici che possono rispondere alle esigenze di persone, imprese e PA in tutti i principali settori del sistema economico, sono fortemente impegnate nella sfida dell’evoluzione competenze necessarie a sostenere un processo di trasformazione che investe non solo le tecnologie ma anche le modalità di organizzazione del lavoro. Nel nuovo ecosistema digitale coesistono quattro diverse generazioni, il che ci deve far impegnare a investire nei giovani che devono avere pari condizioni competitive per affrontare le sfide del mondo del lavoro in rapida evoluzione, con particolare attenzione alle ragazze, e nella formazione permanente di tutte le persone soprattutto nelle competenze STEM. Per questo riteniamo importante collaborare anche con altre Filiere produttive, per far evolvere il lavoro guardando al presente e al futuro, in considerazione anche del fatto che in Italia il livello medio di competenze digitali è ancora inferiore rispetto alla media europea, e ciò rappresenta un ostacolo per la piena realizzazione della trasformazione digitale”.

Così Laura Di Raimondo, direttore generale di Asstel-Assotelecomunicazioni, intervenendo al panel “AI, giovani e nuovo mondo del lavoro” nell’ambito del Festival del Digitale Popolare di Torino.

“Asstel – prosegue Di Raimondo – ha individuato e mappato ben 70 profili professionali emergenti, inclusi quelli di Prompt Designer e Prompt Engineer, che permettono di interagire in maniera efficace con l’IA. Le imprese del settore riconoscono l’importanza di una formazione certificata e permanente per consentire ai lavoratori, anche in età adulta, di adattarsi ai rapidi cambiamenti tecnologici e per permettere alle aziende di adottare modelli organizzativi più innovativi. Nell’ultimo biennio, quasi la totalità dei lavoratori della Filiera è stata coinvolta in attività di upskilling e reskilling per circa 6 giornate pro capite/anno. Ma non tutto questo processo può ricadere sulle aziende: le istituzioni hanno un ruolo chiave nel semplificare le normative e nel promuovere investimenti in ricerca e sviluppo, supportando al contempo la formazione permanente nelle competenze digitali. Non bisogna dimenticare poi che la trasformazione digitale sta modificando i parametri tradizionali che definiscono il lavoro e la carriera passando da modelli gerarchici e accentrati, a forme più agili e decentrate. E’ necessario ripensare la ‘cassetta degli attrezzi’ che andrà adeguata con strumenti nuovi capaci di rispondere ad esigenze di modelli organizzativi sempre più flessibili in grado di governare le transizioni lavorative in corso. Abbiamo sconfinato e abbiamo la responsabilità di disegnare nuovi ‘confini’ e nuovi ‘orizzonti’ per il lavoro”.

L’articolo Filiera TLC, Di Raimondo (Asstel): “Un modello per le sfide del lavoro che cambia attraverso IA e digitale” proviene da Agenzia Dire.

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