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10 ottobre, Confepi: salute mentale nuova pandemia terzo millennio

Attualità10 ottobre, Confepi: salute mentale nuova pandemia terzo millennio

Paola Marchetti: “Il 56% degli italiani chiede interventi urgenti”

Roma, 10 ott. (askanews) – La salute mentale è la vera pandemia del Terzo Millennio che rischia di mettere in ginocchio il sistema sanitario mondiale se non verranno presi provvedimenti urgenti dalle istituzioni preposte. A sostenerlo è la dottoressa Paola Marchetti, presidente di Confepi Salute, realtà associativa che mette insieme le strutture di riabilitazione psichiatrica in tutta Italia.

“Oggi si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale e come ogni anno ascolteremo i nostri politici lanciare promesse di investimenti che puntualmente saranno smentite in nome di tagli ai bilanci soprattutto sulla sanità mentale”, afferma Marchetti. “In Italia stiamo scontando ancora i postumi del covid sulla salute mentale e le statistiche recenti ci dicono che il 56% dei cittadini ritiene che i problemi psichici debbano essere una priorità nell’azione di governo, mentre da anni ormai siamo fanalino di coda nella spesa sanitaria dedicata alla salute mentale, con appena il 3,4% della spesa per la salute destinata a questi temi”.

Per la presidente di Confepi Salute “occorre investire sulle comunità terapeutiche psichiatriche e socio riabilitative che dai tempi di Basaglia ad oggi, rappresentano un baluardo fondamentale ai fini degli interventi clinici e riabilitativi, con migliaia di pazienti che, usciti da interventi di emergenza e ricoveri in cliniche, dopo un periodo di vita in strutture residenziali, sono ritornate a prendersi cura di se, a vivere socialmente”.

Senza queste strutture il sistema sanitario non sarebbe in grado di reggere, scaricando totalmente i malati sulle famiglie, purtroppo, in molti casi, inesistenti o in grossa difficoltà nella gestione di queste delicate situazioni. Le Comunità Terapeutiche Psichiatriche e socio riabilitative, nonostante le immense difficoltà vissute da queste strutture, oberate da regole e meccanismi che hanno poco a che fare con il trattamento terapeutico, asfissiate dalla scarsità di risorse economiche pubbliche, hanno sostenuto, concretamente curato, riabilitato migliaia e migliaia di pazienti, insieme alle loro famiglie, producendo risultati incredibili, con reali cambiamenti di vita.

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