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Marina, Perego di Cremnago: “Investire di più nell’underwater”

AttualitàMarina, Perego di Cremnago: "Investire di più nell'underwater"

Governo impegnato su questo, è futuro nostro Paese

Venezia, 10 ott. (askanews) – Investiamo miliardi nella corsa verso Marte, e ancora troppo poco nella dimensione subacquea. L’Italia, grazie alla Marina Militare, è precursore tra le nazioni marittime. A dirlo è il Sottosegretario di Stato per la Difesa, Matteo Perego di Cremnago, intervenuto a Venezia al Transregional Seapower Symposium, organizzato dalla Marina Militare.

“E’ importante la consapevolezza che questo simposio ha portato sul mondo della subacquea. Diciamo spesso che si investono miliardi per andare sullo Spazio, nella corsa verso Marte e ancora troppo poco nella dimensione subacquea. Da questo punto di vista – sottolinea ad askanews – l’Italia, grazie anche alla Marina, è stata precursore. Abbiamo inaugurato il Polo Nazionale della Subacquea che è un grande catalizzatore di investimenti che mette insieme Università, centri di ricerca, aziende, la Marina, per scoprire cosa c’è nel mondo subacqueo, ovvero quelle terre rare fondamentali per la transizione digitale, quelle risorse alimentari che serviranno alla crescita economica del nostro Paese e soprattutto poter presidiare dal punto di vista della sicurezza il mare Nostrum, quelle che sono le acque di un Paese a fortissima vocazione marittima, non soltanto per la nostra storia, ma soprattutto per quello che è il futuro di un paese marittimo con 8.000 km di coste che può vedere nel mare la sua crescita e il futuro del nostro paese”.

Il ruolo dell’Italia è strategico, ma occorre fare di più. “Dobbiamo ricordarci – prosegue il sottosegretario alla Difesa – che la nostra storia ci insegna come lo sviluppo economico del Paese sia passato attraverso il mare e quindi possiamo guardare nel mare quegli strumenti, quegli elementi, proteggendo l’ambiente, proteggendo questo ecosistema importante per far crescere il Pil del nostro Paese. Lo si può fare soltanto se si uniscono tutte le forze, quindi partnership pubblico privato, vuol dire centri di ricerca, le università, le aziende e fare le leggi adeguate per sostenere quello che questo governo si è impegnato come priorità. Per cui io vedo, sono molto ottimista sul futuro del mare per il nostro paese. Il nostro paese e il mare sono strettamente legati l’uno dall’altro, noi dipendiamo dal mare e sono sicuro che attraverso il mare potremo vivere ancora una grande epoca di espansione così come è stato nel passato”.

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