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Sostenibilità di Rovagnati: dalla governance Esg a 65% energia autoprodotta

AttualitàSostenibilità di Rovagnati: dalla governance Esg a 65% energia autoprodotta

Ridotta anche la plastica a fronte di un aumento delle buste prodotte

Milano, 10 ott. (askanews) – Una funzione aziendale dedicata agli obiettivi Esg, un percorso verso l’autosufficienza energetica che oggi ha raggiunto il 65%, una riduzione dell’uso della plastica a fronte di un aumento delle vaschette prodotte, un miglioramento degli allevamenti e del benessere animale. E ancora un’innovazione di prodotto orientata alla sostenibilità e alla nutrizione sana e inclusiva. Sono questi i punti chiave del primo bilancio di sostenibilità di Rovagnati, produttore di salumi con 335 milioni di fatturato e circa 1.200 dipendenti.

Una delle principali iniziative avviate da Rovagnati negli ultimi anni riguarda l’istituzione di una funzione Esg aziendale dedicata e di un team Esg interfunzionale per promuovere uno sviluppo sempre più sostenibile. Tra gli obiettivi raggiunti per la tutela dell’ambiente, invece, c’è l’implementazione di impianti di cogenerazione per arrivare all’autosufficienza energetica: grazie a questi impianti oggi si autoproduce oltre il 65% del fabbisogno di energia elettrica dei siti produttivi. Proseguono anche gli investimenti nelle energie rinnovabili attraverso l’ampiamento del parco fotovoltaico sito negli stabilimenti di Villasanta, Felino, Sala Baganza, Borgo del Sole e Arcore. Un impegno che permetterà di aumentare la capacità di autoproduzione di energia elettrica del 13%, arrivando così all’80% del fabbisogno elettrico aziendale.

L’innovazione in ambito packaging, nel corso del 2023, ha consentito di ridurre di poco più di 100 tonnellate la quantità di plastica acquistata, passata così da 1.183,571 tonnellate del 2022 a 1.074,313, anche a fronte di un numero complessivo di buste prodotte superiore a quelle dell’anno precedente. Non solo, l’impegno si è concentrato anche sulla filiera, investendo nel miglioramento e nello sviluppo degli allevamenti direttamente gestiti o controllati. Il progetto, iniziato nel 1994, ha subito un’accelerazione significativa a partire dal 2019, con investimenti totali di 13,6 milioni di euro nel quinquennio 2019-2023. Nell’anno 2023, sono stati realizzati interventi mirati per migliorare l’efficienza gestionale e le condizioni ambientali negli allevamenti. Questi interventi includono l’installazione di coperture per ridurre le emissioni di ammoniaca, contribuendo così a migliorare la qualità dell’ambiente circostante e a ridurre i gas nocivi.

La generazione di valore per le persone, invece, si declina in un primo ambito che è nutrizionale: nel 2023, oltre alla certificazione secondo gli standard Brc Food e Ifs, mantenendo l’abilitazione USDA che permette di esportare i prodotti alimentari negli Stati Uniti, il dipartimento di ricerca e sviluppo ha continuato a lavorare consentendo l’introduzione sul mercato di 70 nuovi prodotti, di cui il 37% orientati alla sostenibilità mentre proseguono gli impegni per la produzione di salumi senza nitriti (nel 2023 la quantità di affettati Rovagnati che non contengono nitriti è stata pari al 42% sul totale) e senza glutine.

Proseguendo sul fronte delle iniziative rivolte alle persone, accanto alla formazione, Rovagnati ha introdotto la flessibilità oraria, check-up medici gratuiti completi, vaccinazioni anti influenzali, convenzioni, benefit culturali, polizze integrative e altri servizi oltre all’assunzione di 38 persone, di cui il 45% ha meno di 30 anni e il 71% ha un contratto a tempo indeterminato. In miglioramento anche la sicurezza sul lavoro con una drastica diminuzione degli infortuni e dei relativi impatti sulle attività lavorative. L’impegno a favore delle comunità si invera principalmente con la donazione delle eccedenze produttive, destinate a persone in difficoltà contribuendo alla lotta contro lo spreco alimentare: nel 2023 sono stati distribuiti 22.915 chili di prodotti alimentari, equivalente a 45.829 pasti.

“Il biennio 2022-2023 è stato un periodo di sfide, con un clima di generale incertezza dal punto di vista socio-economico. Nonostante le difficoltà – ha commentato la famiglia Rovagnati – abbiamo lavorato per tenere dritta la rotta sui principali obiettivi: la crescita dell’azienda, il coinvolgimento delle persone, la tutela di clienti e consumatori e, soprattutto, l’attenzione alla sostenibilità, un impegno radicato nella nostra storia e nei valori che ci guidano sin dalle origini. In questa direzione continueremo a impegnarci anche in futuro, investendo nell’innovazione di gamma e in stabilimenti e processi”.

Per il futuro l’azienda punta a costruire un piano per l’analisi degli impatti di Co2, ottenere delle certificazioni per la sicurezza alimentare (ISO/FSSC 22000), la salute e sicurezza sul lavoro (ISO45001) e la gestione ambientale (ISO14001); la costruzione di partnership qualificate sul settore filiera come quella con Crpa (Centro ricerche produzioni animali). Inoltre, l’azienda prevede di coinvolgere in questo impegno anche i fornitori, inserendo clausole Esg all’interno dei contratti e di rafforzare del piano welfare per i dipendenti e il sostegno dell’inclusione e delle pari opportunità.

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