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Assolatte: tra Usa e Ue continui dialogo con ogni presidente

AttualitàAssolatte: tra Usa e Ue continui dialogo con ogni presidente

Preoccupazione per decisioni future dopo superdazi del 2019

Roma, 4 nov. (askanews) – “Ci auguriamo che, indipendentemente da chi siederà alla Casa Bianca, il dialogo tra USA e UE possa continuare nel solco dell’amicizia e della condivisione dei valori culturali ed economici che da sempre caratterizza i rapporti tra questi protagonisti dell’economia globale”. Così in una nota Paolo Zanetti, presidente di Assolatte.

Assolatt esprime però anche grande preoccupazione per le decisioni che l’amministrazione USA potrebbe prendere nel prossimo futuro. I superdazi fissati a fine del 2019, dazi aggiuntivi del 25% ad valorem su alcuni dei formaggi italiani più esportati, avevano colpito duramente le imprese casearie. Nel 2020 l’export dei formaggi italiani negli Stati Uniti lasciò sul terreno oltre 6.000 tonnellate, per un valore di 65 milioni di euro. Cui si sommarono altri 40 di costi aggiuntivi.

“Per le nostre imprese quello statunitense è da sempre un mercato a dir poco strategico – conferma Zanetti – Fortunatamente la sospensione dei dazi arrivò prima della fiammata inflattiva degli ultimi due anni, perché altrimenti le conseguenze sarebbero state disastrose”.

Recuperare le quote perse, precisa Assolatte, è costato molto lavoro e ingenti investimenti e ora l’Italia è il primo esportatore mondiale di formaggi verso il mercato statunitense. Con 37.000 tonnellate, e un controvalore che supera i 440 milioni di euro, l’Italia copre il 20% delle importazioni casearie americane complessive.

La domanda di made in Italy negli USA è sostenuta soprattutto da Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Pecorino. Questi 3 formaggi, sottolinea Assolatte, rappresentano da soli l’80% dell’export italiano negli Stati Uniti. E un nuovo record è stato raggiunto nei primi 7 mesi dell’anno: +16,7% in volume e +13% in valore.

“Assolatte ha lavorato molto assieme agli operatori americani per una distensione dei rapporti, cooperando sui temi chiave del sistema latte europeo e mondiale – conclude Zanetti – La speranza è che non vengano riproposti nuovi dazi e barriere doganali”.

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