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“Sulla terra leggeri”, ritrovarsi nell’amore nel film di Sara Fgaier

Video News"Sulla terra leggeri", ritrovarsi nell'amore nel film di Sara Fgaier

Immagini potenti nell’opera prima da regista, in sala dal 28 novembre

Roma, 18 nov. (askanews) – Gian, che ha il volto di Andrea Renzi, è un professore di etnomusicologia 65enne, in lotta con l’oscurità causata da un’improvvisa amnesia. Lo spettatore si perde con lui per poi ritrovarsi nel film che grazie all’amore rende leggeri i ricordi e cura il dolore della perdita, opera prima da regista, ma anche sceneggiatrice e montatrice, di Sara Fgaier “Sulla terra leggeri”, già in concorso al 77esimo Locarno Film Festival e ora in sala dal 28 novembre: “É anche una leggerezza legata al peso dei ricordi. Essendo Gian un uomo che sta vivendo una condizione di amnesia è come se vivesse questa leggerezza di non portarsi dietro il peso della memoria. Ed è anche legata alla protagonista femminile che è un’aviatrice e anche un po’ alla metafora dell’amore, che nel momento in cui accade l’innamoramento ci si sente leggeri”, ha spiegato la regista italo-tunisina.Tutto cambia quando la figlia Miriam (Sara Serraiocco) gli fa riscoprire il diario che lui scrisse a 20 anni. I pezzi del puzzle si ricompongono, in un continuo flash back che è insieme passato e presente. Gian negli anni ’80 ha il volto di Emilio Francis Scarpa e accanto a lui compare Leila – Lise Lomi – la donna franco-tunisina che diventerà sua moglie. “Il carnevale è qualcosa da cui è proprio partito il progetto, ho iniziato facendo immagini documentarie, che poi sono state inserite nel film. Quello è il momento in cui Gian riesce a fare questo scatto e parlare con l’invisibile. Paradossalmente realizzare di trovare la memoria e capire che lei è morta gli dà la possibilità di ridarle una vita”, spiega ancora Fgaier.Immagini potenti, tra archivi sul volo e scene di leggerezza, come nella danza rituale Stambeli della Tunisia. E Gian trova la forza di riscoprirsi: “Di colpo si ritrova sia vedovo e anche padre. Riuscire ad accettare questo dolore, che all’inizio era inaccettabile, e superare anche la rabbia, lo fa tornare al suo presente e al suo futuro, con la figlia e il nipote”, ha concluso. Nel cast anche Stefano Rossi Giordani (Gian negli anni ’90), Amira Chebli (Leila negli anni ’90) e per la prima volta sullo schermo Elyas Turki nei panni di Elyas, con la partecipazione di Maria Fernanda Candido (Leila nel presente); e ancora Nadia Kibout (Aiet); Giada di Palma (Anna); Najaa Bensa d (ragazza del rituale e dell’Università), Laurent Marty (Marius); Santo-Pablo Krappmann (viaggiatore fotografo); per la prima volta sullo schermo Maria Mangano (Elyas piccolo); la voce fuori campo di Leila è di Amira Chebli; la voce del medico è di Lino Musella.

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