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Lagarde: modello economico europeo unico, oggi è messo alla prova

AttualitàLagarde: modello economico europeo unico, oggi è messo alla prova

Bisogna recuperare ritardi su digitale, competitività e innovazione

Roma, 18 nov. (askanews) – L’Europa dispone di un modello economico unico, che associa progressi tecnologici e benessere sociale. Ma oggi questo modello, che pure vien auspicato dalla maggioranza degli europei, è messo alla prova. “La rapidità dei cambiamenti tecnologici generati dalla rivoluzione digitale ci ha visti in ritardo. E dobbiamo anche recuperare il prima possibile l’evoluzione dell’ambiente geopolitico e recuperare i nostri ritardi in materia di competitività e innovazione”. Lo ha affermato la presidente della Bce, nel suo intervento alle discussioni “Le Essentiels des Bernardins” a Parigi.

L’intervento non fornisce spunti particolari sulla politica monetaria, che vede la Bce impegnata in questa fase in una manovra di riduzione del freno all’attività economica. E’ atteso che tagli ulteriormente i tassi di riferimento per l’eurozona nell’ultimo Consiglio direttivo dell’anno, che si svolgerà il 12 dicembre.

Il tutto mentre le autorità europee e dei Paesi Ue si contorcono nell’attesa di quelle che saranno le mosse della nuova amministrazione Trump, quando entrerà in carica all’inizio del prossimo anno. Le nomine finora indicate fanno presagire possibili attriti con su diversi versanti.

In questa nervosa attesa Lagarde è tornata a insistere sulla necessità di spingere sull’integrazione in Europa. Ha citato studi secondo i quali rimuovere tutte le barriere commerciali che persistono in seno alla stessa Ue consentirebbe di rafforzarne di circa il 10% il potenziale economico. E ha citato stime del Fmi secondo le quali gli ostacoli al commercio interni in Europa equivalgono a dazi di circa il 44% per l’industria del 110% per i servizi.

Se l’Europa non riuscisse a intervenire efficacemente sulle sfide di competitività, digitale e innovazione “potremmo compromettere la nostra capacità di generare le risorse necessarie al proseguimento del nostro modello economico e sociale – ha detto – per quanto questo sia (il modello) auspicato dalla maggioranza degli europei”. (fonte immagine: ECB 2024).

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