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Crosetto: continueremo sostenere Ucraina. Atacms? Missili tattici

AttualitàCrosetto: continueremo sostenere Ucraina. Atacms? Missili tattici

“Putin in questi mille giorni non ha mai smesso ordinare” attacchi

Milano, 20 nov. (askanews) – “I missili a lungo raggio sono quelli che hanno una portata superiore al migliaia di chilometri, non è quello di cui stiamo parlando”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto, durante l’odierno question time alla Camera, ha specificato che i missili Atacms – di cui il presidente Usa Joe Biden ha consentito l’uso a Kiev su Kursk – “definiti armi a lungo raggio, sono in realtà dei semplici missili tattici, cioè di portata entro i 300 chilometri”.

Crosetto, in un’interrogazione sull’impegno militare ed economico a sostegno dell’Ucraina, in considerazione della minaccia di escalation nucleare e dei recenti sviluppi dello scenario internazionale, ha spiegato perché è “necessario continuare a fornire sostegno all’Ucraina”.

Peraltro il presidente russo Vladimir “Putin in questi mille giorni non ha mai smesso di ordinare il lancio di micidiali attacchi missilistici anche su civili inermi e installazioni civili. Seguiamo in ogni caso con attenzione ogni nuovo sviluppo della situazione”, ha detto.

Crosetto ha sottolineato che “alla decisione americana, Mosca ha reagito annunciando di aver rivisto la sua dottrina nucleare, prevedendo la possibilità di attivare una risposta limitata ad eventuali attacchi convenzionali perpetrati da Paesi sostenuti da potenze nucleari, o che ne mettano a rischio l’integrità territoriale. Va da a sé che quello in corso è un frangente di particolare gravità, che richiede un surplus di prudenza e attenzione. Le nostre scelte non possono basarsi su ipotesi o promesse che vorranno fare altri soggetti, ne’ possiamo farci influenzare da talune emotive dichiarazioni da cui rimaniamo comunque stupiti. Siamo e restiamo saldi all’interno delle alleanze e organizzazioni internazionali che costituiscono il cardine dell’architettura e sicurezza e sono baluardo del nostro sistema di valori”.

Di conseguenza “la posizione dell’Italia non cambia, non viene modificata e rimane ancorata al caposaldo del diritto internazionale. In questo contesto si inquadra la decisione, la cessione di materiale ed equipaggiamento militare all’Ucraina, che è avvenuta finora e che aveva la finalità di difendere la popolazione e le infrastrutture di Kiev, attaccate dalla Russia. Un contributo molto importante in relazione alle nostre capacità, che aveva e continua a avere lo scopo di creare le condizioni per una pace giusta e di difendere i civili”, ha chiosato.

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