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Cop29, Biden: “la rivoluzione dell’energia pulita” è inarrestabile

AttualitàCop29, Biden: "la rivoluzione dell'energia pulita" è inarrestabile

“Il mondo ha raggiunto un accordo su un altro risultato storico”

Milano, 24 nov. (askanews) – “Mentre alcuni potrebbero cercare di negare o ritardare la rivoluzione dell’energia pulita in corso in America e nel mondo, nessuno può invertirla, nessuno”. Così il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden sulla conclusione della conferenza COP29 a Baku, in Azerbaigian. Le sue parole, rilasciate dalla Casa Bianca in una nota, segnano il risultato raggiunto, davvero molto sofferto e frutto di negoziati senza sosta lungo giorni tumultuosi. “Alla COP29, grazie in parte agli instancabili sforzi di una robusta delegazione statunitense” guidata dall’inviato statunitense per il clima John Podesta (di origini italiane, ndr), “il mondo ha raggiunto un accordo su un altro risultato storico. A Baku, gli Stati Uniti hanno sfidato i paesi a fare una scelta urgente: o consegnare le comunità vulnerabili a disastri climatici sempre più catastrofici, o farsi avanti e mettere tutti noi su un percorso più sicuro verso un futuro migliore” dice Biden.

Dopo le preoccupazioni sul possibile fallimento dei colloqui sul clima a Baku, l’Occidente ha accettato di pagare 300 miliardi di dollari all’anno per finanziare la riduzione delle emissioni e l’adattamento climatico nei paesi in via di sviluppo a partire dal 2035. E sebbene i paesi in via di sviluppo, da Cuba all’India, abbiano criticato l’accordo, insieme, i paesi hanno comunque fissato un obiettivo di finanziamento internazionale. “Ciò contribuirà a mobilitare il livello di finanziamento, da tutte le fonti, di cui i paesi in via di sviluppo hanno bisogno per accelerare la transizione verso economie pulite e sostenibili, aprendo al contempo nuovi mercati per veicoli elettrici, batterie e altri prodotti di fabbricazione americana” annota il capo della Casa Bianca.

Un accordo vantaggioso per tutti insomma secondo Biden, anche frutto di un impegno dell’amministrazione americana uscente che tra poche settimane lascerà il passo a un’altra di segno differente, quella di Donald Trump. “Nel mio primo giorno in carica – afferma Biden – ho agito per riportare gli Stati Uniti a quell’accordo, ripristinare la leadership climatica globale dell’America e rinnovare l’impegno per l’ambizione climatica internazionale. Da allora, la mia amministrazione ha sfruttato la leadership della nostra nazione in materia di azione per il clima a livello nazionale per accelerare gli sforzi globali, anche in occasione delle COP 26, 27 e 28, per ridurre le emissioni, abbassare i costi energetici, creare posti di lavoro ben retribuiti, proteggere gli ecosistemi e rafforzare la resilienza, il tutto contribuendo a far crescere la nostra economia”. Per poi aggiungere, lasciando un compito a chi lo succederà: “Sebbene ci sia ancora molto lavoro da fare per raggiungere i nostri obiettivi climatici, il risultato di oggi ci avvicina di un passo significativo. A nome del popolo americano e delle generazioni future, dobbiamo continuare ad accelerare il nostro lavoro per mantenere un pianeta più pulito, più sicuro e più sano a portata di mano”.

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