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In Toscana workshop programma Life sulla zootecnia montana

Primo PianoIn Toscana workshop programma Life sulla zootecnia montana

Saccardi: agricoltura di montagna a torto considerata marginale

Roma, 11 mar. (askanews) – Molti giovani tra cui numerose donne. Questo l’elemento rilevante e il segnale positivo usciti dal workshop appena concluso dal titolo “La zootecnia montana come strumenti per la conservazione della biodiversità – Buone pratiche, criticità e prospettive” che si è svolto presso la Fortezza di Mont’Alfonso a Castelnuovo di Garfagnana, in provincia di Lucca, organizzato dalla Regione Toscana, e svolto nell’ambito del progetto ShepForBio, coordinato da Dream Italia e cofinanziato dal programma LIFE dell’Unione europea.

Due le tematiche emerse: la pastorizia e l’allevamento estensivo sono attività ad elevato valore aggiunto ambientale, fondamentali e necessarie per la conservazione della biodiversità e capaci di generare servizi ecosistemici di cui tutta la comunità si avvantaggia, come la riduzione del rischio incendio, lo stoccaggio CO2, il miglioramento del regime idrogeologico, e la conservazione del paesaggio.

Inoltre, la richiesta che il valore aggiunto ambientale venga riconosciuto e remunerato, una sfida che i soggetti pubblici dovranno accogliere per mettere in atto azioni che favoriscano queste attività a partire da una semplificazione amministrativa che agevoli la fase di commercializzazione dei prodotti caseari e dal supporto allo sviluppo di filiere territoriali investendo nella formazione e nell’innovazione tecnologica.

“La montagna ci insegna in silenzio – ha detto la vicepresidente Stefania Saccardi – L’agricoltura di montagna in generale negli ultimi decenni è stata considerata spesso a torto marginale, ma oggi gli elementi su cui si basa – integrazione con l’ambiente, multifunzionalità, tipicità – sono divenuti elementi fondamentali da offrire come modello a tutta l’agricoltura, per creare un impatto positivo sulla fauna selvatica e la biodiversità”.

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