Servono misure organiche per limitare i danni
Roma, 11 mar. (askanews) – “Non dobbiamo pensare che quello di Settignano sia un caso isolato. La presenza così pervasiva dei lupi nella nostra regione rischia di danneggiare intere attività come l’allevamento suino, bovino e ovino allo stato brado e semibrado. La selezione resta l’unica via possibile prima che sia troppo tardi”. A dirlo è Mario Mori, consigliere di Fedagripesca Toscana, commentando il caso della capriola sbranata da un lupo a pochi metri dal centro abitato di Settignano.
“Il problema dei lupi sta diventando sempre più un’emergenza – continua Mori – Abbiamo bisogno di una misura organica, pianificata a tavolino, per limitare i danni causati da questi animali. L’unica via possibile resta la selezione dei lupi, prima che sia troppo tardi. La loro presenza è dilagante in tutto il territorio regionale e poiché si tratta di un animale in cima alla catena alimentare che non ha predatori, effettuare una selezione è il modo più efficace per ridurne la diffusione. Dobbiamo dircelo, i lupi sono ormai troppi”, conclude.