(Adnkronos) – Il Papa sta per aprire il Giubileo dedicato alla speranza. Il Pontefice nella Basilica di San Pietro aprirà la porta più importante del Giubileo cristiano e sarà il primo pellegrino a varcarla. Alla cerimonia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni seduta accanto al ‘ministro degli Esteri’ vaticano Paul Richard Gallagher.
Nel primo pomeriggio, sui social, in un messaggio dedicato all’Anno Santo, ha ricordato che la “Porta Santa che si apre, nella notte di #Natale, è l’invito a compiere un passaggio, una pasqua di rinnovamento, a entrare in quella vita nuova che ci viene offerta dall’incontro con Cristo”.
Il Papa sarà dunque il primo pellegrino a varcare la Porta Santa nella Basilica di San Pietro. Dopo di lui varcheranno la porta i concelebranti e una cinquantina di fedeli in rappresentanza del mondo. Quindi, il Pontefice, dopo avere aperto ufficialmente il Giubileo della speranza (si tratta del suo secondo Anno Santo, il primo è stato nel 2015 ed era dedicato alla misericordia) celebrerà la messa della vigilia di Natale. In Basilica previste settemila persone. Migliaia di fedeli seguiranno la celebrazione in Basilica dai maxi schermi di piazza San Pietro.
La Porta Santa della Basilica di San Pietro sarà attraversata da fedeli di 54 Paesi dai cinque continenti dopo il Papa. Ci saranno fedeli anche da Cina e dall’Iran. Nella Basilica di San Pietro sono arrivate delegazioni da tutto il mondo.
Ancora tanti pellegrini in fila ai varchi del colonnato di Piazza San Pietro. “L’emozione è grande per un evento unico. Sono venuta apposta per l’apertura della Porta Santa nella speranza di varcarla. L’unica paura è non riuscire a entrare in piazza San Pietro, visto che siamo in fila da almeno 40 minuti”, racconta Gaia, turista che per il giubileo è venuta da Pisa.
‘’Sono una pellegrina romana” racconta un’altra fedele di Centocelle in fila davanti al Vaticano. “Sono uscita alle 16 – racconta – ho parcheggiato a Trionfale e poi fino a qui. Non me la voglio perdere’’. Non solo da Roma. Arrivano dalla Francia, dall’Iraq, e un gruppo di una ventina di persone, con berretto di Babbo Natale per non perdersi, dal Venezuela.
Il Papa – in un momento altamente suggestivo – arriverà nell’Atrio della Basilica alla testa di un corteo di cardinali, vescovi, preti, al canto del Jubilate Deo e del Veni Creator Spiritus. Dopo la recita del Deus Qui per Moysem, pronuncia la frase Aperite Mino portas iustitiae (apritemi la porta della giustizia), spinge leggermente le ante facendole spalancare mentre si genuflette appoggiandosi alla Ferula, il bastone pastorale. Dopo un attimo di preghiera silenziosa, attraversa la Porta Santa da primo pellegrino per entrare in basilica, seguito dal corteo pontificio, con il Coro della Sistina che intona il Te Deum Laudamus.
Quest’anno saranno due le novità. Una webcam installata sulla Porta Santa di San Pietro permetterà a chi non potrà viaggiare di attraversarla quantomeno virtualmente. La seconda sarà che il 26 dicembre Bergoglio ne aprirà simbolicamente una per tutte nel carcere di Rebibbia. Si tratta di una prima volta nella storia degli Anni Santi. Il 29 dicembre il Vicario di Roma, cardinal Baldo Reina, su mandato del Papa, provvederà ad aprire la Porta Santa a S. Giovanni in Laterano. Il 1 gennaio 2025 sarà aperta la Porta Santa della Basilica di S. Maria Maggiore; il 5 gennaio toccherà a quella di San Paolo fuori le Mura.
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