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Regione Lombardia regala a bambini e famiglie 16mila abbonamenti ai musei

AttualitàRegione Lombardia regala a bambini e famiglie 16mila abbonamenti ai musei

Progetto con la rete degli oratori sostenuto da Fond. Cariplo

Milano, 8 apr. (askanews) – Coinvolgere bambini e ragazzi nel mondo dei musei per far conoscere e apprezzare la ricchezza del patrimonio di conoscenza custodito nelle diverse strutture. E’ l’obiettivo del progetto speciale “Un, due, tre… Musei!” ideato da Regione Lombardia, sostenuto da Fondazione Cariplo, e organizzato in collaborazione con Abbonamento Musei e con la rete degli Oratori delle Diocesi Lombarde.

Il progetto, – presentato oggi a Milano. attraverso l’Associazione Abbonamento Musei e con il coinvolgimento attivo degli oratori – intende così costruire un nuovo ponte tra le famiglie lombarde con figli in età scolare (scuola primaria e scuola secondaria di primo grado) e i 218 musei inclusi nel circuito AM Lombardia.

“Un, due, tre… Musei!” regalerà ai bambini e alle bambine che frequentano gli oratori coinvolti nell’iniziativa 8.000 “Abbonamento Musei Junior”, della durata di 365 giorni, e 8.000 membership speciali, della durata di due mesi, a un accompagnatore adulto. Al termine della scadenza, l’accompagnatore potrà rinnovare la card a una tariffa agevolata. Inoltre, ogni famiglia aderente al progetto avrà l’opportunità di usufruire di uno sconto sull’acquisto di ulteriori abbonamenti.

Parallelamente, il progetto, che si svilupperà da aprile a fine dicembre 2024, chiamerà a raccolta anche tutti i musei inclusi nel sistema AM Lombardia per allestire un palinsesto di attività e visite guidate gratuite riservate ai bambini e alle famiglie che hanno richiesto l’abbonamento. Laboratori, eventi e workshop costruiti ad hoc, promossi su tutto il territorio.

“Un interessante progetto che nasce per proporre ai più piccoli un’occasione di scoperta e di conoscenza del ricco patrimonio culturale della Lombardia, proponendo con gratuità la tessera di Abbonamento Musei e la visita di 218 luoghi di cultura regionali – ha detto Francesca Caruso, assessore alla cultura di Regione Lombardia – Uno strumento privilegiato per conoscere istituzioni, mostre e attività educative e di valorizzazione del nostro patrimonio e della nostra identità. Iniziative di questo tipo permettono di fare avvicinare i bambini ad esperienze utili e necessarie per formare e sviluppare in modo sano e creativo la personalità e il benessere individuale”.

“La cultura, intesa come capacità di apprendimento e di crescita, riveste un ruolo insostituibile nei processi di sviluppo del capitale umano e risponde al bisogno di partecipazione alla collettività – ha aggiunto Patrizia Asproni, consigliera di amministrazione referente settore arte e cultura di Fondazione Cariplo – Per questo motivo investire in cultura significa investire in conoscenza, ed è fondamentale offrire gli strumenti più idonei affinché tutti abbiano la possibilità di accedervi. Per combattere la povertà culturale occorre creare nuovi alfabeti che siano di facile comprensione e coinvolgimento, dialoghi e occasioni di incontro in luoghi familiari come gli oratori, da sempre vocati alla comunità. La Fondazione Cariplo crede molto in questo progetto che nella sua semplicità ha la grande forza delle sinergie fra arte, cultura, coesione sociale e territorio, e che per questo ha la capacità di parlare ad ognuno, dai bimbi più piccoli fino alle famiglie, facilitando l’accesso alla fruizione di un patrimonio di bellezza che appartiene a tutti”.

La scelta di coinvolgere gli oratori poggia sulla considerazione che questo sono dei veri e propri avamposti di socialità e inclusione: gli oratori sono infatti diffusi in maniera capillare su tutto il territorio regionale, sono luoghi a cui le famiglie affidano volentieri i più piccoli e un punto di riferimento per molti ragazzi e ragazze; e soprattutto nei piccoli comuni, costituiscono spesso l’unico centro di ritrovo e aggregazione. In Lombardia gli oratori attivi sono oltre 2.300, il 40% di quelli italiani, e ciascuno di essi è frequentato in media da 180 bambini e ragazzi; la fascia d’età più rappresentata è quella dei bambini tra i 6 e i 12 anni, pari al 54% dei frequentanti totali.

Le attività promosse dagli oratori ruotano soprattutto intorno allo sport, al gioco e alle attività ricreative. Grazie a “Un, due, tre… Musei!” l’offerta sarà potenziata anche sul fronte culturale e artistico, offrendo un’occasione preziosa a bambini e bambine di ogni fascia sociale, anche le più fragili, di entrare in contatto con i musei del territorio e di fruire di servizi culturali insieme alla famiglia e agli amici.

“La dimensione culturale è indispensabile nel cammino di crescita dei ragazzi e degli adolescenti – ha sottolineato don Stefano Guidi, coordinatore Oratori Diocesi Lombarde – Con questa consapevolezza gli oratori della Lombardia collaborano volentieri con tutte le Istituzioni culturali ed educative che promuovono questa visione. Nello specifico, la collaborazione con l’Associazione Abbonamento Musei incoraggerà le famiglie ad avvicinarsi ai musei del nostro territorio, non solo come frequentatori occasionali, ma a trovare nei musei una vera e propria casa della cultura e della storia”.

“Presentare oggi questo progetto speciale dedicato a bambine e bambini, ragazzi e ragazze è un traguardo che conferma il ruolo della nostra carta come prezioso strumento di partecipazione – ha detto Alberto Garlandini, presidente di Abbonamento Musei – I numeri delle carte vendute in Lombardia lo scorso anno hanno registrato un ulteriore incremento. Gli abbonati sono stati oltre 38.000 con 244.457 visite nei 249 musei convenzionati, a testimonianza di una partecipazione sempre crescente. Il dato dei musei lombardi si inserisce nel contesto più ampio che vede attivi oltre 190.000 abbonati nelle tre regioni di Associazione Abbonamento Musei, Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta. La collaborazione con la rete degli oratori è di grande rilevanza per la comunità lombarda: sono luoghi di partecipazione, un ambito privilegiato dove i giovani sono chiamati a esprimersi liberamente, sono spronati al confronto intergenerazionale e interculturale”.

“É con una certa emozione che diamo avvio a questo progetto che rappresenta un tassello significativo nel grande mosaico di azioni messe in atto dalle istituzioni volte a contrastare la povertà educativa minorile, proponendo un’esperienza museale accogliente e inclusiva. Con Un, due, tre… Musei! sono i bambini ad essere protagonisti di un cambiamento culturale, cittadini dell’oggi e non del domani: saranno loro a prendere per mano i genitori e a portarli al museo”, ha concluso infine conclude Simona Ricci, direttrice di Abbonamento Musei.

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