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A Roma l’autrice de “Le Streghe di Manningtree” A.K. Blakemore

AttualitàA Roma l'autrice de "Le Streghe di Manningtree" A.K. Blakemore

Per “Sempre più fuori”, con Francesca De Sanctis al Goethe Institut

Roma, 17 lug. (askanews) – Per il suo rush finale, il festival multidisciplinare Sempre più Fuori, prodotto da Cranpi con la direzione artistica di Antonino Pirillo e Giorgio Andriani, torna al Goethe-Institut, dove il 17 luglio alle 20, in collaborazione con Letterature – Festival Internazionale di Roma a cura dellìIstituzione Biblioteche di Roma e con Biblioteca Europea, è attesa A.K. Blakemore, la poetessa inglese che parlerà con Francesca De Sanctis del suo primo romanzo, “Le streghe di Manningtree” (Fazi Editore).

Un libro emozionante e viscerale che ha svelato a tutti un nuovo talento, tanto da essere stato premiato in patria come miglior esordio dell’anno, “Le streghe di Manningtree” ci conduce nell’Inghilterra del 1600 in una comunità priva di uomini, in cui le donne sono abbandonate a loro stesse. È esattamente il 1643 e il Parlamento sta combattendo contro il Re, la guerra civile infuria. Il fervore puritano ha attanagliato la nazione e il caldo terrore della dannazione brucia in ogni ombra. A Manningtree, priva di uomini fin dall’inizio della guerra, le donne sono lasciate a se stesse. Rebecca West, figlia della formidabile Beldam West, senza padre e senza marito, trascina faticosamente i suoi giorni, ravvivati solo dall’infatuazione per l’ecclesiastico John Edes. Finché Matthew Hopkins, il nuovo locandiere, inizia a fare domande sulle donne ai margini. E quando un bambino viene colto da una misteriosa febbre e comincia a farneticare di congreghe e patti, le domande assumono un tono sempre più tagliente.

Il romanzo è vincitore del Desmond Elliot Prize 2021, è stato selezionato per il Betty Trask Award, Finalista al Costa First Novel Award 2021, all’Author’s Club First Novel Prize e al Blogger’s Book Prize 2022.

A.K. Blakemore è autrice di due raccolte di poesie: “Humbert Summer” (Eyewear, 2015) e “Fondue” (Offord Road Books, 2018), a cui è stato assegnato il Ledbury Forte Prize 2019. Ha anche tradotto l’opera del poeta sichuanese Yu Yoyo (My Tenantless Body, Poetry Translation Centre, 2019).

Sempre più fuori è prodotto da Cranpi in collaborazione con Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, Goethe-Institut e Biblioteche di Roma; con il patrocinio del Municipio II – Roma Capitale; con il sostegno di Fondazione Alta Mane Italia e Institut Ramon Llull; con la collaborazione di Al.Di.Qua Artists, Giant, Instituto Cervantes Roma, Unione Ciechi e degli Ipovedenti Sezione Territoriale Roma (UICI), Villa Pia Italian Hospital Group – Korian Italia, Zerynthia; e con i partner Theatron 2.0, Radio Frammenti, La cantina di Dante, Easylight.

Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Estate Romana 2023-2024”, curato dal Dipartimento Attività Culturali, ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

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