Dopo il rifiuto di rilasciare ostaggi; Hamas: è loro condanna a morte
Roma, 18 mar. (askanews) – Più di 300 i morti provocati dagli attacchi aerei lanciati la scorsa notte dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza. A riferirlo fonti sanitarie ad Al Jazeera, secondo le quali almeno 154 persone sono morte nel Nord dell’enclave palestinese.L’esercito israeliano ha fatto sapere di aver messo a segno “attacchi su vasta scala contro obiettivi terroristici di Hamas nella Striscia di Gaza”, dopo aver ricevuto ordini dal premier Benjamin Netanyahu e dal ministro della Difesa Israel Katz di “agire con forza” contro Hamas.”Questo segue il ripetuto rifiuto di Hamas di rilasciare i nostri ostaggi e il suo rifiuto di tutte le proposte ricevute dall’inviato del Presidente degli Stati Uniti, Steve Witkoff, e dai mediatori”, ha fatto sapere l’ufficio del premier israeliano, affermando in una nota di voler “raggiungere gli obiettivi di guerra come stabilito dalla leadership politica, incluso il rilascio di tutti i nostri ostaggi, sia i vivi che i morti”.Gli attacchi aerei lanciati da Israele nella Striscia di Gaza sono una “condanna a morte” per gli ostaggi israeliani detenuti nell’enclave, dichiarato un membro dell’ufficio politico di Hamas, Ezzat al-Rishq, citato da Cnn.La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato all’emittente Fox, che “l’amministrazione Trump e la Casa Bianca sono state consultate dagli israeliani sui loro attacchi a Gaza e, come ha chiarito il presidente Trump, Hamas, gli Houthi, tutti quelli che cercano di terrorizzare non solo Israele ma anche gli Stati Uniti d’America, vedranno il prezzo da pagare”.