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B7 Flash di Confindustria e Deloitte per la parità di genere

Video NewsB7 Flash di Confindustria e Deloitte per la parità di genere

Donne e giovani penalizzati in un mondo del lavoro poco inclusivo

Matera, 5 ott. (askanews) – Imprenditorialità, occupazione femminile e giovanile, digitalizzazione del sistema formativo e transizione dalla scuola al mondo del lavoro. Sono stati questi i grandi temi affrontati a Matera, nel corso del B7 Flash, l’approfondimento di Confindustria e Deloitte, elaborato in occasione del G7 Industry Stakeholders Conference. È emerso che nei Paesi G7 solo il 42,3% degli uomini e il 47,5% delle donne consegue la laurea, un dato che accende i riflettori sulla necessità di operare una radicale trasformazione dei sistemi educativi, per attrarre giovani che siano poi in grado di rispondere alle richieste del mondo del lavoro. Abbiamo parlato con Andrea Poggi, CEO di Deloittie:”L’intelligenza artificiale può consentire non solo di superare barriere logistiche che in qualche modo ostacolano l’istruzione, ma può consentire di personalizzare i percorsi formativi e può consentire a chi deve formare di dedicarsi ad aspetti più complessi, affidando all’intelligenza artificiale le competenze più di base. È un grande abilitatore, è un grande elemento che può consentire di aprire ad una diversità ed un’inclusione maggiore”. Raggiungere la parità di genere nel mondo del lavoro rappresenta dunque una delle priorità del governo, così come sottolineato da Eugenia Maria Roccella, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia.”La prima inclusione è quella delle donne, noi non siamo ancora ad una piena inclusione delle donne. Le donne non sono minoranza, ma sono la metà dell’umanità e noi ancora stiamo trattando le donne come se fossero una minoranza. La prima forma di inclusione è raggiungere gli obiettivi di parità che noi vogliamo, la lotta contro la violenza sulle donne e dall’altra parte la parità nei ruoli apicali, nel lavoro e quindi anche nella scelta di essere madri se vogliono”. Inclusione quindi la parola d’ordine per generare maggiori profitti, perchè un mondo del lavoro che penalizza donne e giovani, allo stesso tempo penalizza sé stesso. Da qui, la necessità di invertire la rotta. Abbiamo parlato con Emma Marcegaglia, Presidente B7:”Prima di tutto bisogna fare un grande cambiamento culturale a partire dalle famiglie, servono poi da parte della politica un aiuto alle donne, soprattutto mettere insieme lavoro e lavoro a casa. Ad esempio i congedi parentali aiutano molto, avere a disposizione asili che funzionano a buon prezzo. Oggi ogni donna in Italia svolge 4,4 ore di lavoro non pagato per occuparsi della casa e dei figli. Servono politiche corrette ed un impegno da parte delle imprese”. Rendere le donne libere di non dover più scegliere tra la propria carriera e la propria vita familiare e supportare lo spirito imprenditoriale dei giovani sono i due obiettivi da raggiungere per un futuro del lavoro che sia sostenibile, inclusivo e prospero.

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