Roma, 12 mar. (askanews) – Per onorare il suo mandato sulla stabilità dei prezzi, la Banca centrale europea dovrà mostrare “un impegno assoluto sul suo obiettivo di inflazione”, fissato in maniera rigida al 2%, così come nella sua capacità di capire quali tipi di shock richiedano una reazione monetaria e quale agilità serva per intervenire nella maniera più appropriata. È il messaggio chiave lanciato dalla presidente dell’istituzione, Christine Lagarde nel suo intervento alla conferenza annuale “The Ecb and its Watchers”, organizzata dell’Università Goethe di Francoforte.
“Preservare la stabilità in una nuova era sarà un compito formidabile. La nostra risposta al recente episodio di inflazione – ha sostenuto – dovrebbe dare al pubblico la fiducia che faremo sempre tutto quello che è necessario per garantire la stabilità dei prezzi, e che i nostri meccanismo di policy possono essere adattati a nuove circostanze”. Secondo Lagarde, i banchieri centrali dovranno mostrare “agilità per aggiustare la loro linea e i loro strumenti a circostanze che cambiano e dovranno avere la curiosità intellettuale di mettere in discussione principi prestabiliti e buon senso comune”, ha detto. La presidente della Bce ha ribadito che ci si trova di fronte a un quadro di eccezionale incertezza, dovuta a geopolitica e economia, che solleva tre aspetti chiave per come possa la politica monetaria a svolgere il suo compito. Il primo è come stia cambiando il quadro in cui la banca centrale si trova ad operare.
Il secondo è cosa questi cambiamenti comportino per le funzioni di risposta della Bce e il terzo, ha proseguito, è cosa tutto questo implichi per le comunicazioni della banca centrale. Ha anche menzionato i cambiamenti che si sono verificati rispetto alll’ultima volta, in realtà abbastanza recente, perché risale al 2021, in cui la Bce ha effettuato una revisione della sua strategia. Da un lato ci sono elementi che dovrebbero avere effetti disinflazionistici, come la digitalizzazione e l’invecchiamento delle popolazioni. Dall’altro alcuni sviluppi possono avere invece effetti bivalenti, sia inflazionistici sia frenanti sui prezzi, come la frammentazione delle economie e l’aumento delle spese in difesa.
Data la portata degli shock dovuti a incertezza e a cambiamenti del quadro in corso, alla Bce “non possiamo fornire certezze impegnandoci su un percorso specifico. Altrimenti, queste indicazioni di prospettiva potrebbero creare una restrizione all’agilità della nostra linea di fronte a bruschi cambiamenti nel contesto inflazionistico”, ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde. Nel suo intervento alla conferenza annuale organizzata dall’Università Goethe, non ha affrontato in maniera diretta la strettissima attualità sulle decisioni dei tassi di interesse. Tuttavia ha riferito che “al momento stiamo considerando diversi scenari collegati ai dazi commerciali e ai cambiamenti sulle politiche e cosa questi implicheranno per crescita economica e inflazione”. Un indice che cerca di stimare i livelli di incertezza sulle politiche commerciali si trova al momento a quota 350 punti, “più di sei volte la media che ha avuto dal 2021, ha rilevato la presidente della Bce, “e tutti gli indicatori sui rischi geopolitici sono a livelli mai visti dai tempi della Guerra Fredda”, ha aggiunto. In Europa “le nostre aspettative negli ultimi anni sono state praticamente spazzate via, e in particolare nelle ultime settimane. Le certezze che erano consolidate sull’ordine internazionale sono state sconvolte. Alcune alleanze sono finite sotto tensione, mentre altre si sono rinsaldate”, ha sottolineato Lagarde nel suo intervento alla conferenza annuale “The Ecb and its Watchers”.”Abbiamo assistito a decisioni politiche che solo pochi mesi fa sarebbero state impensabili”, ha concluso.
(fonte immagine: ECB 2025).
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