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mercoledì, Gennaio 22, 2025

Brescia capitale del car sharing a guida autonoma: percorso il primo km

AttualitàBrescia capitale del car sharing a guida autonoma: percorso il primo km

Sperimentazione con una 500e avviata con A2A, PoliMi e Most

Brescia, 22 gen. (askanews) – Brescia vuole diventare la capitale europea del car sharing a guida autonoma. Il progetto sperimentale è stato presentato da A2A e dal Politecnico di Milano che hanno svelato il kit robo-driver in grado di consentire a un’automobile di raggiungere da sola ogni potenziale utente, guidare fino a destinazione e poi ripartire verso un parcheggio. Il progetto è parte del programma di ricerca del MOST (Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile).

L’auto dei pionieri è una Fiat 500 elettrica, scelta anche perché icona del made in Italy. La vettura ha percorso il suo primo chilometro in modalità di guida totalmente autonoma, con a bordo solo un supervisore rimasto immobile lungo il tragitto. Un percorso che ha dato il via a una sperimentazione innovativa: una prima volta in Italia su strade aperte al traffico, in modo da analizzare l’interazione tra questa tipologia di vettura e la complessità della mobilità di una città.

“Le potenzialità della guida autonoma combinate a quelle del car sharing possono favorire l’efficientamento degli spostamenti, la fluidità del traffico, un trasporto più sicuro e sostenibile e un progresso nella decarbonizzazione delle città”, ha spiegato l’ad di A2A Renato Mazzoncini. Brescia, ha rivendicato la sindaca Laura Castelletti, “si conferma terreno fertile per progetti pilota di rilevanza non solo nazionale. Oggi proseguiamo su questa strada con un’innovazione che pone Brescia come modello europeo per il futuro della mobilità urbana”.

A2A, Politecnico di Milano e MOST, viene fatto sapere, intendono sviluppare un modello di car sharing unico in Europa. Il progetto unisce le potenzialità dell’auto elettrica a quelle della guida autonoma, proponendo un nuovo paradigma di mobilità urbana, riducendo il numero di auto circolanti in città e trasformando il servizio in un’esperienza più pratica e agevole.

Sergio Savaresi, docente del Politecnico di Milano, ha spiegato che i costi del kit sono ragionevolmente contenuti, tra i 10 e i 15mila euro. “Abbiamo installato un robo driver con gli attuatori, i sensori e i computer dotati di intelligenza artificiale che permettono la guida. Abbiamo scelto la 500 elettrica, ma potremmo prendere il kit e trasferirlo su qualsiasi tipo di vettura. La sfida – ha aggiunto – è avere maggiore integrazione con le piattaforme auto”.

La sperimentazione, condotta su strada pubblica, è stata autorizzata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal comune di Brescia in base alle direttive del decreto ministeriale “Smart Road”. È prevista la conclusione entro la fine di novembre 2025, con uno-due test ogni mese. L’area interessata copre una vasta porzione di Brescia, includendo il centro storico e i quartieri limitrofi. Ogni test sarà monitorato da un supervisore a bordo del veicolo in grado di intervenire tempestivamente in caso di necessità.

Dopo la fase di test ci saranno le prime valutazioni. “Se ci crediamo davvero dbobbiamo andare veloce, con un business plan da almeno 30 veicoli – ha chiosato Mazzoncini – Dobbiamo decidere di mettere più risorse: serve un progetto nazionale con cifre piccole che siamo in grado di trovare”.

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