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venerdì, Novembre 22, 2024

Caffè Borbone: fatturato III trim sale a 243 mln trainato dall’estero (+60%)

AttualitàCaffè Borbone: fatturato III trim sale a 243 mln trainato dall'estero (+60%)

Schiavon: conterremo prezzi nonostante aumento costi materia prima

Milano, 20 nov. (askanews) – Caffè Borbone ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con ricavi a 243,1 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto allo stesso periodo del 2023.

A trainare il fatturato è l’espansione del mercato estero cresciuto del 60%, con una incidenza sul fatturato in aumento. Nella grande distribuzione organizzata, l’azienda napoletana, partecipata al 60% da Italmobiliare, ha registrato un aumento del 35% confermando una posizione di leader di mercato nel comparto delle cialde mentre, se si guarda il segmento completo di cialde e capsule, è seconda (fonte Nielsen). Sul fronte delle vendite digitali, invece, in Italia si è registrato un aumento del 2%. “Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti nei nove mesi e ci prepariamo a un 2025 sfidante per il settore del caffè – ha dichiarato Marco Schiavon, Amministratore Delegato di Caffè Borbone – un futuro che affronteremo con il solito impegno ed entusiasmo nel dare a tutti la possibilità di avere esperienze di gusto uniche, ogni giorno. Amplieremo l’offerta dei prodotti a marchio Caffè Borbone e manterremo alti gli standard di qualità e sostenibilità che contraddistinguono i nostri prodotti, e prospettiamo una chiusura dell’anno con risultati molto positivi”.

“Questi ottimi risultati arrivano in un momento in cui il costo della varietà Robusta è più che triplicato, e quello dell’Arabica è aumentato del 30% rispetto al 2023. Tutto questo è dovuto ad alcune manifestazioni climatiche dannose per le coltivazioni dei principali Paesi di approvvigionamento – conclude Schiavon – a ciò si aggiungono le sfide logistiche, come il blocco dei porti e la carenza globale di container, che ostacolano il movimento del caffè in tutto il mondo, con effetti maggiori in Europa. Nel corso di quest’anno non abbiamo trasferito l’aumento dei costi sul consumatore finale, mantenendo una crescita dei volumi assolutamente positiva, e anche in futuro ci impegneremo per contenere il più possibile l’aumento dei costi del caffè, nonostante le difficoltà di approvvigionamento della materia prima”.

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