Sentenza dei giudici dell’VIII sezione del tribunale di Roma
Roma, 11 mar. (askanews) – Assolti il papà di Matteo Renzi, Tiziano Renzi, l’ex ministro Luca Lotti e l’ex parlamentare Italo Bocchino. Così anche l’imprenditore Alfredo Romeo. Questa la sentenza nell’ambito del processo sul cosiddetto caso Consip. Il verdetto è stato emesso dai giudici della VIII sezione del tribunale di Roma. Le assoluzioni sono state per “il fatto non sussiste” od “il fatto non costituisce reato”.
Le uniche due condanne sono state decise per l’ex maggiore del Noe, Giampaolo Scafarto, un anno e 6 mesi; e l’ex ufficiale dell’Arma, Alessandro Sessa, che ha avuto tre mesi. Cadute le accuse, invece, ed assoluzione piena, nei confronti di Emanuele Saltalamacchia, ex comandante dei carabinieri della Regione Toscana; dell’ex presidente di Publiacqua a Firenze, Filippo Vannoni; il manager Stefano Massimo Pandimiglio; il dirigente Carlo Russo. Le accuse contestate nel processo per il caso Consip erano a vario titolo dal traffico d’influenze al
millantato credito, dalla tentata estorsione al falso, dal favoreggiamento al millantato credito, fino alla tentata. L’inchiesta è stata avviata nel 2016. Per effetto della provvisionale decisa oggi dai giudici, gli unici due condannati, Scafarto e Sessa, dovranno risarcire il ministero della difesa con cifra di 50mila euro. In sede di requisitoria il pm Mario Palazzi aveva chiesto 8 condanne e due assoluzioni, tra cui Renzi senior. Nei confronti di Lotti e Bocchino erano state sollecitate pene ad un anno di reclusione. L’editore Romeo rischiava 2 anni e sei mesi.
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