16.4 C
Roma
lunedì, Marzo 3, 2025

Banche, Buch (Bce): colmare lacune su regime Ue risoluzione crisi

Illusorio pensare che meno regole e vigilanza...

Capri Holdings corre a WS dopo voci vendita Versace a Prada più vicina

Domani la maison milanese presenta risultati 2024,...

Con aumento globale prezzi olio evo made in Italy più attrattivo

Si riduce differenziale prezzi tra made in...

Cina, da domani “Due Sessioni”: l’appuntamento politico più importante

AttualitàCina, da domani "Due Sessioni": l'appuntamento politico più importante

In un momento di grande incertezza, dopo il ritorno di Trump

Roma, 3 mar. (askanews) – Il Congresso nazionale del popolo (Cnp) e la Conferenza consultiva politica del popolo cinese (Ccppc) si riuniscono a Pechino questa settimana per le cosiddette “Due Sessioni”, l’appuntamento politico più importante dell’anno, che definisce l’agenda economico-politica cinese nell’anno in cui, col ritorno alla Casa bianca di Donald Trump, è in vista un inasprimento della guerra commerciale con gli Stati uniti.

Una delle priorità per i policy-maker cinesi, che compongono il massimo organo legislativo e il massimo organo consultivo, sarà quello di definire le politiche per stimolare il consumo interno, partendo dagli sforzi per arginare il calo dei prezzi delle abitazioni e per affrontare la crisi di liquidità dei governi locali, oberati da un pesante indebitamento in chiaro e in occulto.

Tutto questo, in un contesto globale che rischia di comprimere le esportazioni cinesi alla luce delle decisioni di Trump, che ha messo già sul tavolo dazi doganali del 20% totali. Domani, proprio nel giorno in cui iniziano le Due Sessioni, dovrebbero partire tariffe aggiuntive del 10%.

Nello stesso tempo, però, Pechino mostra una forte propensione a spingere sul fronte della tecnologia e della possibile rivoluzione dell’intelligenza artificiale. Dopo il lancio di DeepSeek, un modello di linguaggio su larga scala basato sull’Ia generativa considerato rivoluzionario in termini di contenimento dei costi e del consumo energetico, il presidente Xi Jinping ha dato segnali di sostegno alle aziende tech, dopo anni in cui ha fatto pesare su queste entità una forte pressione regolatoria.

UN RITUALE CHE SI RIPETE OGNI ANNO

Circa 5mila delegati si riuniscono a Pechino per le Due Sessioni, che di solito durano da una a due settimane. I media di stato hanno annunciato che la Ccppc avrà inizio domani (discussioni tra il 4 marzo e il 10 marzo), seguita dal Cnp che esordirà mercoledì.

Il primo giorno del Cnp – 3mila delegati – è quello solitamente più atteso: il premier Li Qiang presenterà il rapporto sul lavoro del governo, in cui sono illustrate le priorità politiche per il 2025. E’ in quell’occasione che vengono svelati i target di crescita del Pil, dell’inflazione, del deficit di bilancio.

I delegati discuteranno il rapporto sul lavoro, le proposte di legge e altri documenti, e voteranno per la loro approvazione. Si tratta di decisioni che vengono approvate solitamente in maniera unanime, perché frutto del lavoro nel Partito comunista cinese (Pcc) che controlla saldamente il Cnp. Solitamente, l’organo legislativo è chiamato ad avallare decisioni che sono prese nelle strutture di vertice del Pcc, dal Politburo – sancta sanctorum del potere cinese – alla Conferenza centrale del lavoro economico, oltre che dal Plenum del Comitato centrale.

QUALE SARA’ L’OBIETTIVO DI CRESCITA?

La maggior parte degli analisti prevede che Pechino confermerà l’obiettivo di crescita del Pil che è stato già fissato (e raggiunto) nel 2024. Si tratta di una crescita “intorno al 5 per cento”, utile per stabilizzare l’economia e dimostrare impegno nel sostegno all’economia.

Tuttavia, questo target è visto da alcuni osservatori come ambizioso, alla luce dei venti geopolitici contrari, in particolare con l’arrivo di Trump alla Casa bianca, e delle fragilità strutturali dell’economia cinese, a partire dalla crisi del settore immobiliare e dall’indebitamento dei veicoli d’investimento degli enti locali cinesi. Per Pechino sarà però fondamentale rispettare l’obiettivo, anche perché questo è l’ultimo anno d’applicazione del XIV Piano quinquennale. La banca svizzera UBS, in una nota diffusa alla fine del mese scorso, ha fissato una previsione di crescita del Pil del 4% per il 2025.

Sul fronte dell’inflazione, molti si aspettano che Pechino abbassi il target di crescita dell’indice dei prezzi al consumo a “intorno al 2 per cento”. Sarebbe la prima volta che scende al di sotto del 3 per cento dal 2004, segnalando una pressione deflazionistica.

COME FUNZIONA IL CNP

Nonostante l’evento sembri sostanzialmente simbolico, in realtà offre spunti importanti per capire come il secondo paese più popoloso del mondo (dopo l’India) e la seconda economia del mondo (dopo gli Usa) intende muoversi.

L’anno scorso, Li Qiang si è discostato dalla tradizione non tenendo la consueta conferenza stampa conclusiva delle Due Sessioni.Il Cnp ha inoltre approvato una revisione di una legge che conferisce al Pcc un maggiore controllo sul Consiglio di Stato, il governo della Cina, sottolineando così un potere sempre più “partitocentrico” e, quindi, una maggiore concentrazione del potere nelle mani di Xi, che sta svolgendo un terzo mandato quinquennale come presidente, derogando a una regola non scritta, oltre a essere segretario generale del Partito e presidente della Commissione militare centrale.

La Conferenza centrale sul lavoro economico del Pcc, tenutasi a dicembre, ha posto le basi del dibattito per le “Due Sessioni”, indicando che Pechino dovrà impegnarsi nel sostenere il mercato interno dando priorità ai consumi. Uno degli elementi che si attendono gli analisti è un aumento del deficit in relazione al Pil, che dovrebbe passare da circa il 3% al 4% negli obiettivi del governo.

Già nel 2024 il governo ha iniziato a introdurre alcune misure per affrontare le preoccupazioni relative alle prospettive occupazionali deboli e al calo del patrimonio familiare, quali sussidi per l’acquisto di auto ed elettronica e incentivi per le istituzioni finanziarie a comprare azioni cinesi. Secondo gli economisti, questi provvedimenti hanno contribuito a raggiungere il target di crescita del 5%.

LA “PACE” COL SETTORE PRIVATO

Il Cnp potrebbe approvare anche una legge per la promozione dell’economia privata, per riequilibrare la situazione col settore statale, dopo che Xi ha avuto un incontro con le più importanti aziende cinesi assicurando il sostegno del governo.

In quell’occasione si è rivisto tra i protagonisti il fondatore di Alibaba, Jack Ma, che si era eclissato negli ultimi anni a fronte del pesante attacco regolatorio del governo sulle sue compagnie, che ha costretto a una ristrutturazione interna il gruppo, a partire dalla sua fintech.

L’INCOGNITA TRUMP

Un tema da tenere particolarmente d’occhio sarà quello della direzione di politica estera cinese, che verrà spiegata dal ministro degli Esteri Wang Yi. Non è escluso anche che possano esservi interventi diretti di Xi sui rapporti con gli Stati uniti. Sarà comunque da osservare quali decisioni verranno prese in termini di aumento della spesa militare.

Di certo, la questione Trump è al centro dell’attenzione, dopo l’annuncio del raddoppio dei dazi doganali a partire da domani. Oggi il Global Times, una fonte ufficiale del Pcc, ha riferito che Pechino sta studiando ulteriori, forti misure ritorsive.

L’intensificarsi del conflitto commerciale minaccia le esportazioni e rende ancora più urgente per il governo stimolare il consumo interno.

Il governo cinese potrebbe anche aumentare le pensioni o le tutele assicurative sanitarie, mentre la Banca del popolo cinese si è impegnata a tagliare i tassi di interesse. Tuttavia, queste misure incrementali non affrontano le sfide a lungo termine, come l’invecchiamento rapido della popolazione, il debito in espansione e la necessità di costruire nuove industrie in grado di sostituire i posti di lavoro persi nei settori legati al mercato immobiliare.

Check out our other content

Check out other tags:

Most Popular Articles