Yoon si scusa per legge marziale
Roma, 7 dic. (askanews) – Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol si è scusato per aver imposto la legge marziale e si è impegnato a non adottare più un simile provvedimento, dicendosi disposto ad accettare le responsabilità delle sue decisioni. “Sono sinceramente dispiaciuto e chiedo scusa alla popolazione, che devono essere rimaste molto sorprese. Non eviterò la responsabilità legale e politica relativa a questa dichiarazione”, ha spiegato in un discorso televisivo. Yoon ha inoltre accettato che ogni decisione sulla sua permanenza in carica venga decisa dal suo partito, il Partito del potere Popolare (Ppp), decisivo nel prossimo voto di impeachment chiesto dalle opposizioni.
Il leader del Ppp, Han Dong-hoon, ha dichiarato da parte sua come le dimissioni di Yoon siano “inevitabili” dal momento che i Presidente non è più nella posizione di esercitare politicamente i propri compiti.
Intanto La maggior parte dei deputati del Partito del Potere Popolare (Ppp) ha abbandonato l’aula durate il dibattito precedente al voto di impeachment del presidente Yoon Suk Yeol. L’opposizione ha bisogno di otto voti del Ppp per raggiungere la necessaria maggioranza di due terzi, ma al momento solo un deputato del partito del Presidente ha espresso l’intenzione di votare.
L’atteggiamento del Ppp nei confronti di Yoon è rimasto alquanto ambiguo: Il leader del partito, Han Dong-hoon, ha definito “inevitabili” le dimissioni del Presidente, dal momento che i Presidente non è più nella posizione di esercitare politicamente i propri compiti; tuttavia, sembrerebbe sperare in una soluzione interna piuttosto che nell’impeachment vero e proprio – che lascerebbe l’iniziativa all’opposizione. Yoon da parte sua si è scusato per il provvedimento di legge marziale e si è impegnato ad accettare le conseguenze “politiche e legali” della sua decisione, lasciando di fatto il suo destino nelle mani del partito.