Roma, 13 mar. (askanews) – Una occasione di confronto sul settore della pesca tra istituzioni italiane ed europee, con la partecipazione degli assessori regionali alla pesca e dei principali rappresentanti del settore ittico nazionale, per discutere le prospettive e le sfide del comparto nel contesto delle politiche europee, con particolare attenzione alla sostenibilità, alla tutela delle marinerie italiane e alla competitività delle imprese coinvolte.
Si è svolto oggi a Roma, all’hotel Excelsior in via Veneto, il convegno “Il settore della pesca in Italia e l’Unione Europea: sfide ed opportunità”, organizzato dal Masaf, su iniziativa del ministro Francesco Lollobrigida, in occasione della prima visita ufficiale in Italia del Commissario europeo per la Pesca e gli Oceani, Costas Kadis. Durante i lavori, il ministro ha evidenziato la necessità di un dialogo costante tra Italia e Unione Europea per garantire il sostegno e lo sviluppo del settore ittico.
“Oggi abbiamo riflettuto sui pescatori italiani e sulla difesa delle imprese italiane – ha detto Lollobrigida – che sono spesso schiacciate da prodotti importati pescati senza rispetto delle regole, soprattutto da Paesi nordafricani. Questo avviene perché devono competere con chi non ha costi di produzione, non rispetta le regole del lavoro e dell’ambiente e immette nei nostri mercati prodotti a prezzi evidentemente più bassi e non sostenibili per i nostri pescatori”.
“È stata una delle ragioni – ha proseguito Lollobrigida – che ci ha permesso di superare le proposte insostenibili degli euroburocrati che avevano presentato, qualche giorno prima del suo insediamento, un piano che avrebbe distrutto il modello di pesca anche nazionale. Insieme a Francia e Spagna abbiamo ragionato con lui arrivando al nostro obiettivo: avere davanti la sostenibilità ambientale, che si raggiunge però con ricette che le singole nazioni possono modulare rispetto al proprio modello di pesca”.
Il Commissario Kadis ha riconosciuto il ruolo strategico dell’Italia nel Mediterraneo, evidenziando il suo contributo chiave nella definizione delle politiche europee sulla pesca. “Il ruolo fondamentale dell’Italia nel Mediterraneo è essenziale per portare avanti i nostri obiettivi comuni per l’oceano”, ha detto Kadis elogiando la capacità dell’Italia di integrare sistemi avanzati per il monitoraggio delle acque e ha ribadito il sostegno della Commissione nel processo di digitalizzazione della pesca.