Engblom, presidente Consiglio Atlantico: 77% svedesi vuole adesione
Karlskrona (Svezia), 11 mar. (askanews) – Il luogo comune sulla Svezia è che sia un paradiso di imparzialità e non belligeranza. Ma arrivando a Karlskrona, nel sud del paese e al centro del mar Baltico, la vibrante fortezza, con i suoi secoli di storia, racconta qualcosa di diverso. La distanza aerea con la russa Kaliningrad e le testate nucleari dislocate da Mosca è di soli 348 chilometri. L’arcipelago antistante alla base navale spiega i motivi per i quali Carlo XI (1655-97) decise di fondarla. Oggi Karlskrona e la contea di Blekinge è sede anche di una base aerea e ha una posizione geostrategica che, una volta parte del sistema difensivo della Nato, potranno offrire una significativa centralità sul Baltico. Annicka Engblom, presidente del Consiglio Atlantico svedese e già parlamentare per i Moderati: “All’inizio nel Parlamento svedese c’erano pochissimi partiti che sostenevano l’adesione alla Nato, ma sono diventati sempre di più, e ora sono la maggioranza”, afferma in una intervista ad askanews. “Abbiamo visto l’invasione illegale e totale della Russia in Ucraina due anni fa, l’opinione pubblica e l’opinione politica, nonché la percentuale dei partiti, sono cambiate da un giorno all’altro”, aggiunge. “E insieme a ciò, naturalmente, è arrivata anche la consapevolezza del popolo svedese su quale sia la posta in gioco”.Un sondaggio ha mostrato un chiaro ed evidente sostegno da parte degli svedesi per l’adesione alla Nato, che nonostante le numerose difficoltà incontrate sul cammino – a differenza della Finlandia – il Paese vuole con sempre più convinzione. Il Consiglio Atlantico svedese è stato fondato nel 1996 con uno dei suoi obiettivi principali: promuovere l’adesione della Svezia alla Nato ed è presieduto da 4 anni da Engblom, che per altri 16 anni in Parlamento si è battuta per l’adesione.Servizio di Cristina Giuliano e Serena Sartini Montaggio di Alessandro Zicca